Godin, la bestia nera della Juve che ha già rubato il cuore dell’Inter: Simeone soffre, ma…

Un grande affare quello che l'Inter è vicina a concludere

Un leader, un totem, una leggenda vivente. Diego Godin per l'Atletico Madrid è tutto questo e poco importa che, in attesa dell'ufficialità, sembra ormai certa una sua partenza a fine stagione in direzione Inter. Come scritto da la Gazzetta dello Sport, infatti, Diego Pablo Simeone, pur rassegnandosi a fatica all'addio di uno dei suoi "fratelli", non porta rancore per la scelta dell'uruguaiano, pronto ad abbracciare i nerazzurri con il miglior biglietto da visita possibile: da bestia nera di Cristiano Ronaldo. Scrive la Gazzetta:

"Questa è una storia di fratellanza. Di sentimento, di senso di appartenenza. E se la leggiamo da Milano, sponda nerazzurra, potrebbe quasi far paura. Perché la vittoria dell’Atletico contro la Juve ha cementato ancor di più il legame di sangue che lega i due Diego, Simeone e Godin. Il tecnico è uomo di club, non si è mai messo in mezzo alle scelte della società in tema di contratti, rinnovi e via dicendo. Ed essendo stato giocatore, e uno che si è spostato parecchio, non criticherà mai Godin in caso di addio. I due della cosa hanno già parlato e non ci sono ruggini, incomprensioni, screzi. Però il Cholo soffre all’idea di vedere il suo Faraone uruguaiano con un’altra maglia, anche se quella della beneamata Inter, ormai vicinissima al colpo (...). L’Atletico offre un anno di contratto contro i 3 dell’Inter (...). Mercoledì, il destro che ha spaventato Ronaldo e battuto Szczesny. Godin rideva, intervistato da ESPN: «Si, ho colpito con le tre dita. Non so nemmeno come ho colpito però si, l’intenzione era quella di usare le tre dita». In Uruguay gonfiano il petto: quando Godin e Gimenez hanno giocato insieme contro Cristiano, con l’Atletico o in nazionale, non hanno mai perso: 5 vittorie e un pareggio, e nessuna rete per CR7. E non avevano mai segnato insieme. L’hanno fatto mercoledì, in nome della fratellanza cholista. L’Inter la vuole spezzare, prendendosi Godin".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)