Intervistato dal quotidiano Il Giornale, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha risposto alle domande sullo stato del calcio italiano durante la drammatica emergenza coronavirus, tra polemiche e ipotesi sulla ripresa. Ecco le sue parole:
primo piano
Gravina: “Stipendi calciatori? Diano tutti una mano. Ripresa? Solo ipotesi. E sui tamponi…”
Il numero uno della FIGC sulla situazione del calcio italiano in tempo di coronavirus
ALLENAMENTI - "Abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella
data, per ora, fa fede. Il resto è solo chiacchiericcio. La questione è nazionale e se si decide che tutti devono stare a casa, devono farlo tutti".
SI RIPRENDE A MAGGIO? - "Si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un’altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano".
PLAYOFF - "Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto".
TAGLIO STIPENDI CALCIATORI - "Sul tema bisogna muovere rispondendo a un interrogativo: avete a cuore la tenuta del sistema calcio? Bene: poiché stiamo attraversando un’emergenza storica, una crisi mai vissuta prima se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio".
TAMPONI AI CALCIATORI - "Esiste un protocollo da rispettare e io sono per dare la precedenza assoluta al personale sanitario. Verrà dopo il tempo delle polemiche".
(Fonte: il Giornale)
© RIPRODUZIONE RISERVATA