L'editoriale di Gianluca Rossi sul mercato dell'Inter e sul deferimento di Massimo Moratti:
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G.ROSSI: “DEFERIMENTO MORATTI? QUALCUNO CHIEDERA’ RESTITUZIONE DEI TROFEI DAL 1908. SUL MERCATO…”
L’editoriale di Gianluca Rossi sul mercato dell’Inter e sul deferimento di Massimo Moratti: “Per quel poco che so io, di qui al 30 agosto non accadrà neppure un decimo di quel che si propaga quotidianamente. Basti pensare che da...
"Per quel poco che so io, di qui al 30 agosto non accadrà neppure un decimo di quel che si propaga quotidianamente. Basti pensare che da settimane Real Madrid e Inter non riescono a chiudere il trasferimento di Maicon, un’operazione in cui sono tutti d’accordo, per una differenza di qualche milione di euro. E non è detto che la situazione si sblocchi tanto presto. Così l’Inter, che una cessione eccellente l’ha già messa in conto dopo quella fortunata di Ibra un anno fa, sta verificando concretamente la caciara intorno a Balotelli. Se davvero i due Manchester lo vogliono, tanto vale scatenare un’asta di mercato vera e propria, a colpi di rilanci. Al momento però il derby di Manchester tra United e City per SuperMario è solo giornalistico, nel senso dei 40 milioni chiesti dall’Inter, per ora neanche l’ombra.
Sono davvero curioso di vedere se Roberto Mancini, estimatore certificato di SuperMario, riesce a farsi firmare l’assegno del giusto importo dallo sceicco Mansour che, al di là di quel che si pensa, non è un bancomat. Dall’altra parte Alex Ferguson effettivamente è agitato, perché il City ha già preso Touré, Silva, Boateng per guadagnarsi al più presto la leadership cittadina. Sir Ferguson avrebbe confidato al CT portoghese Queiroz di voler fare di Supermario il nuovo Cristiano Ronaldo. Belle parole, ma con Moratti di questi tempi contano i bonifici. Se poi davvero le chiacchiere come per magia si convertirssero in contanti, Balotelli sostituirebbe Maicon nel ruolo di cessione eccellente dell’estate 2010. Tutti e due comunque non partono. In ogni caso l’Inter lascia che si parli di Edison Cavani, 23 anni e 23 milioni di cartellino e di Dirk Kuyt, 30 anni e poco più di 12 milioni di costo. Zamparini spara alto, come Moratti per Balotelli. Bisogna però trovare chi abbocca all’amo.
Intanto Burdisso il prossimo campionato dovrebbe vestire ancora la maglia della Roma, ma al momento è un calciatore dell’Inter e con l’Inter andrà in ritiro. Il suo procuratore Fernando Hidalgo è tesissimo, perché da quasi due mesi sta cercando di sbrogliare una matassa dove proprio Nicolas, suo malgrado, è diventato il filo principale. Il motivo risale a quest’inverno, quando Moratti, dopo aver prestato Burdisso alla Roma, pagandogli pure una mensilità di 300.000 euro che sarebbe toccata a Rosella Sensi, aveva precauzionalmente opzionato Julio Baptista ad una cifra concordata. Quando però Mourinho chiese informazioni sulla ‘Bestia’, la Roma giocò a tirare sul prezzo. Se ricordate bene lo Special One non fu tenero quando a febbraio disse la Roma piange sempre, ma poi non vende mai. Moratti, dopo aver strapagato Chivu e Mancini non si aspettava certo che per Julio Baptista a Roma la facessero tanto lunga. Se l’è legata al dito e ora Burdisso alla Roma costa 8 milioni di euro in contanti e in un’unica soluzione, altrimenti ciccia. Alla fine la questione potrebbe pure risolversi con una contropartita tecnica, tipo Mexes.
Chiudo sul deferimento di Moratti prima che a qualcuno venga in mente di farsi chissà quali film. Dopo che Preziosi si è lasciato scappare in Tv quello che tutti i presidenti fanno, ossia trattare con lui per i calciatori del Genoa, il duplice deferimento è il minimo e, come sempre, accetto la decisione di Palazzi. Nel mondo del calcio è risaputo che i deferiti si comportano come non lo fossero. Una certa informazione (?) avrà naturalmente l’ardire di proporre lo scioglimento del sodalizio calcistico FC Internazionale e la restituzione di tutti i trofei dal 1908 ad oggi. Queste cose mi divertono ancor più delle panzane di calciomercato. Fanno bene però, perché qualche gonzo che ci crede lo si trova sempre! E in un momento in cui le vere notizie sono sempre più rare, tanto vale spararle grosse!"
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