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Il noto giornalista di Telelombardia, Gianluca Rossi, e noto tifoso nerazzurro, attraverso le pagine del suo sito parla del momento delicato che sta attraversando l'Inter:
Qualche tempo fa scrivevo e dicevo che il calcio, pur nella sua imprevedibilità, ha comunque sempre una sua logica. Se una squadra cede un top-player come Eto’o e non lo sostituisce, per quanto competitiva, automaticamente s’indebolisce. Questa Inter non è mai stata da lotta per salvezza, ma neppure da scudetto. Anzi, vincerà ancora partite in serie, ma ad un certo punto pagherà dazio. E una volta persa l’antica affidabilità, è sintomatico che il capitombolo capiti sovente contro compagini di rango nettamente inferiore, perché è lì che si abbassa la tensione. Così la serie di sette successi consecutivi di Ranieri si è interrotta proprio a Lecce, contro una squadra che non aveva ancora vinto davanti al suo pubblico. E, considerando anche lo stop di Coppa Italia mercoledì scorso a Napoli, ora le sconfitte consecutive dell’Inter sono due, sette in campionato, undici assommando tutte le competizioni su un totale di 29 gare giocate: ben più di un terzo, insomma. Di qui a maggio l’Inter di buoni risultati ne farà ancora, ma pure di pessimi, perché il suo valore reale è questo e questo resterà senza un mercato decente, che non c’è stato e non ci sarà per ragioni che chi vuol capire ha capito da tempo e chi non vuol capire non capirà mai.A Lecce, nel Salento che adoro, l’Inter ha giocato pure un primo tempo di buon livello, con occasioni a raffica, con Ranieri che ha scelto Sneijder trequartista insieme al tandem d’attacco Milito-Pazzini, ovvero qualcosa che la chilometrata Inter odierna fatica a sostenere. D’ora in poi o ci si affiderà al 4-4-2 puro, con l’esterno di sinistra partecipe nella fase di non possesso palla al lavoro sporco di contenimento, oppure Sneijder dovrà agire insieme ad una sola punta. A Lecce Ranieri ha però sbagliato a togliere l’olandese nell’intervallo per rimpiazzarlo con Alvarez, ma i problemi tattici della squadra vanno ben al di là dell’infausta sostituzione odierna.Così dopo occasioni a ripetizione nel primo tempo con Milito, Sneijder, Samuel, Cambiasso e Maicon, a ridosso dell’intervallo è arrivato il gol di Giacomazzi, pescato da Oddo al centro dell’area con Samuel e Lucio controllori distratti. Già prima del vantaggio i salentini si erano già resti pericolosi in contropiede con Muriel, velocissimo a superare il caracollante Samuel prima di essere chiuso in da Julio Cesar. Sugli scudi fin da subito anche l’altro portiere Benassi, che ha giocato probabilmente la miglior partita della sua carriera.Nella ripresa l’Inter, senza Sneijder, ha perso efficacia offensiva. Un palo di Samuel, due gol annullati dall’arbitro Banti per posizioni di fuorigioco di Cambiasso e Milito, fino al miracolo finale di Benassi su girata di Pazzini.E mentre Ranieri richiamava Obi per sostituirlo con Zarate, tragico simbolo di un mercato estivo inutile, Di Michele chiamava ancora Julio Cesar ad una deviazione da campione. Oggi prendiamocela pure Ranieri per la staffetta Sneijder-Alvarez, ma domani torneremo giocoforza sulle mancanze di una società che non potendosi permettere un mercato d’altri tempi, ha comunque scelto di non fare nulla. L’obiettivo è sempre stato il terzo posto, nulla di più e, speriamo, nulla di meno.
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