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GUARIN: “Ecco perché il 13 solo ora. Mazzarri ti prende di testa. Con lui…”

Daniele Mari

Fredy Guarin, in esclusiva per Inter Channel, ha parlato di questo inizio di ritiro a Pinzolo: “E’ un orgoglio stare in questa squadra. Mi sono sempre trovato bene in questa famiglia, sempre con quella voglia di migliorare”....

Fredy Guarin, in esclusiva per Inter Channel, ha parlato di questo inizio di ritiro a Pinzolo: "E' un orgoglio stare in questa squadra. Mi sono sempre trovato bene in questa famiglia, sempre con quella voglia di migliorare".

CONDIZIONE FISICA - "In questo periodo si cerca sempre di migliorare fisicamente, mi sento bene, la squadra sta lavorando bene. Cerchiamo di arrivare al meglio ad inizio stagione".

VACANZE - "Molto bene, sono stato con la famiglia, con gli amici. Sono stato in Colombia. Loro sono sempre stati una motivazione in più per continuare con questa carriera".

TIFOSI - "Sono importantissimi per noi. Ho sempre detto che sono l'uomo in più per andare in campo. La loro voglia, il loro tifo ci dà sempre forza per dare l'anima alla squadra. E io li ringrazio. Ci fa bene cominciare questa stagione con il loro aiuto".

IL NUMERO - "Il 13 è sempre stato il numero che ho avuto in Nazionale. E' il numero che piace a me, alla mia famiglia. Quando sono arrivato ce l'aveva Maicon. L'anno scorso ho detto di no per rispetto a Maicon, un uomo importantissimo per questa squadra, per quello che ha fatto. Quest'anno ho deciso di prenderlo, a Campagnaro piaceva il 14 e ci siamo messi d'accordo subito".

SCARAMANZIA - "No, non sono scaramantico. Ma con il 13 ho sempre fatto tanti gol in Nazionale".

RUOLO NELL'INTER - "L'anno scorso ho sentito tantissimo il rapporto con i tifosi. I tifosi per me sono sempre stati importantissimi. Io sono tifoso dei Millonarios in Colombia, sono sempre andato allo stadio. Per cui capisco cosa vuol dire per i tifosi. Capisco la passione. Ho visto la stima che i tifosi hanno per me. Credo di averla guadagnata in campo. Questo mi dà forza e motivazioni in più. Spero di migliorarmi giorno dopo giorno. Spero di crescere e di far sempre meglio. A Milano sto benissimo e la mia famiglia sta benissimo, anche i miei figli. Non è sempre facilissimo viverci. A casa è una vita, in centro è un'altra vita. Tento di trovare un equilibrio".

RUOLO IN CAMPO - "Penso che l'interno sia il ruolo perfetto per me. Mazzarri vuole che ogni giocatore esploda le sue virtù, dia il massimo per le sue caratteristiche. Abbiamo visto nel Napoli come sono esplosi Hamsik, Inler, lo stesso Pandev. Mazzarri è un allenatore che ti prende di testa, dobbiamo approfittarne. Se lo facciamo tutti, i risultati arriveranno".

MONDIALI - "E' una squadra giovane, la Colombia vuole dimostrare al mondo di essere una squadra importante. I colombiani sono arrivati al Porto, hanno aperto la strada. Poi sono arrivati Zuniga, Muriel, i giocatori in Inghilterra. E' importante che un giocatore dia il massimo nel club per arrivare in Nazionale. Questa stagione è importantissima per me nell'Inter, non solo nella Colombia".

CORDOBA - "Ho avuto la fortuna di averlo come compagno. Poteva giocare ancora un po'. E' un esempio, è sempre stato un idolo in Colombia per quelli della mia età. E' un esempio dentro e fuori dal campo".