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"Raffaele Guariniello, celebre magistrato autore di tante inchieste, tra cui quella sul Doping alla Juventus, è stato ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, dove è tornato a parlare di quel periodo. Lei – hanno chiesto i conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha compiuto decine di inchieste, ma spesso viene ricordato solo per quella fatta ai bianconeri.
"“E' triste ma è vero. I valori etici nello sport, per carità, sono fondamentali, ma la Thyssen Krupp, ad esempio, mi pare un processo più importante”.
"Qual è stato l'interrogatorio di quel processo che ricorda di più? “C'era un giocatore molto duro, Montero, che disse al giudice: 'non si potrebbe andare in una stanza riservata, noi due?' Si vergognava...” Alla fine quel processo fini' con la prescrizione. Insomma, la Juventus è stata assolta.
"“Non facciamo l'errore che fanno molti politici, che trasformano la prescrizione in assoluzione. E' stata dichiarata la prescrizione ma la cassazione ha dichiarato una cosa molto importante”.
"Quale? “Che il fatto era un reato – ha detto a Rai Radio1 Guariniello - però era prescritto”.
"Quindi la Juventus, secondo lei, usava dei prodotti per migliorare le prestazioni sportive?
" “La cassazione ha detto che quello era un fatto di frode sportiva”.
"Tuttavia, lei è un tifoso juventino. “Si, e giocavo anche a pallone, avevo molto dribbling e giocavo col numero dieci. Dovevo – ha concluso a Un Giorno da Pecora - andare anche a giocare alla Juventus, ma mio padre mi disse che avrei dovuto studiare”.
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