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Tanto da fare il salto in una grande, uscendo dalla tua comfort zone per cercare nuovi limiti, come dicesti ti piace fare nella prima intervista a Sportweek di qualche mese fa?
—«Mi sento pronto, sì, ma deve venir fuori qualcosa di veramente grosso per convincermi ad andar via di qua. Perché io, qua, ripeto, sto molto bene. E poi devo trovare un allenatore come Gilardino: come ho detto, lui mi dà molta libertà in campo»
Hai giocato contro l’Inter: cosa ti ha impressionato della squadra e quale dei loro giocatori?
—«Hanno dimostrato di essere i migliori, sanno far bene tutto. Hanno un sistema di gioco che funziona. Mi ha colpito molto Calhanoglu: imposta, difende, passa la palla forte e precisa sul corto e sul lungo, tira...».
Stessa domanda riguardo al Milan.
—«Forti, si muovono per tutto il campo e mi piace come controllano il gioco. Mi piace Reijnders, un altro che a centrocampo sa fare un po’ di tutto».
Della Juve?
—«Molto “italiana”, compatta. Con loro abbiamo pareggiato due volte, un grande orgoglio per una squadra come la nostra».
(SportWeek)
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