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GdS – Inter, Hakimi e i 9 giorni di blackout: il processo di crescita passa per 3 punti

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Il quotidiano sportivo analizza l'ultimo periodo dell'esterno ex Borussia Dortmund e il processo di crescita

Alessandro De Felice

Nove giorni che non ti aspetti. E invece è toccato anche ad Achraf Hakimi. Dopo un avvio straordinario, il laterale ex Borussia Dortmund sta vivendo un periodo di stop nel processo di crescita. I due gol falliti con il Parma, l’erroraccio (e una prestazione un po’ così) contro il Real Madrid, la panchina di due giorni fa a Bergamo: le ultime tre sfide hanno mostrato un Hakimi in calo rispetto a quello visto nelle prime giornate di campionato.

In riferimento alle parole di Conte, La Gazzetta dello Sport analizza il processo di crescita di Hakimi e si focalizza sugli aspetti in cui l'esterno della nazionale marocchina deve migliorare: "Ha bisogno di una maturazione tattica. perché riveste un ruolo fondamentale nel gioco di Conte, forse il più centrale di tutti. È al quinto di centrocampo che si chiede sia la superiorità numerica in fase offensiva, sia la capacità di rientrare nella linea difensiva con il pallone agli avversari. Ecco: Hakimi deve migliorare in entrambe le situazioni. La fase di non possesso è quella più evidente: presente il primo gol di Gervinho con il Parma? Ma anche nella sincronia dei movimenti d’attacco manca ancora qualcosa: inevitabile, certo, ma probabilmente la partenza stagionale a mille all’ora aveva illuso rispetto a un innesto che - speravano sia il club sia Conte - sarebbe stato al contrario rapidissimo, indolore".

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Poi c'è la capacità di incidere in zona gol: "Fiorentina e Benevento avevano segnato una tendenza ottima, la decrescita è figlia della mancanza di lucidità sotto porta, che si è manifestata in particolare con i gol sbagliati contro Milan e Parma, peraltro tutti abbastanza simili come tipologia. Il rapporto occasioni create/gol segnati deve crescere: vale per l’Inter tutta e per Hakimi in particolare, perché il marocchino va considerato un attaccante aggiunto, a maggior ragione in un’Inter decisamente più offensiva come atteggiamento rispetto al passato. E così, garantendo una buona dote di reti, anche le eventuali carenza difensive si noterebbero di meno".

Con un ciclo infernale di partite tra campionato e coppe, la Rosea sottolinea come Hakimi debba imparare a gestire le forze: "Hakimi è arrivato in fondo a questo ciclo di partite molto stanco, la panchina di Bergamo va letta anche così. La crescita di condizione è obbligatoria, ma la capacità di dosare il dispendio di energie nell’arco del match è un punto altrettanto centrale, specie in quel ruolo: pure questo è materiale per Conte e il suo staff".

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