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Caso Hakimi, l’Inter è una furia. GdS: “Il club si farà sentire nelle sedi opportune e…”

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Hakimi era un falso positivo ma all'Inter rimangono rabbia e amarezza per non averlo avuto a disposizione contro il 'Gladbach

Matteo Pifferi

"L’Inter ha vissuto il suo strano sabato tra Milano e Genova, tra fiducia e rimpianto. Fiducia perché Antonio Conte riavrà nel prossimo ciclo il suo esterno terribile".

Apre così l'articolo della Gazzetta dello Sport in merito al recupero di Achraf Hakimi. L'esterno ex Dortmund e Real Madrid, dopo due tamponi negativi nel giro di pochi giorni, ha dimostrato di essere un 'falso positivo'. "Ieri il marocchino si è svegliato a Milano, lontano dai compagni in ritiro genovese, senza sapere che nel pomeriggio avrebbe poi sfidato il genoano Pellegrini sulla fascia. Solo a metà mattina ha saputo che, in fondo, non si era mai davvero ammalato. [...] Ha detto addio all’isolamento per merito dello staff medico nerazzurro che, in tempo record, ha prodotto la documentazione necessaria al rientro in gruppo, come da protocollo Figc", il commento della Gazzetta dello Sport.

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LA POSIZIONE DELL'INTER

La Rosea, poi, evidenzia come l'Inter è pronta a farsi sentire nelle sedi opportune in Europa: il club "è furioso per la beffa di Champions e, alla luce dei fatti, considera un torto il non aver potuto schierare il numero 2", come ha ammesso Marotta nel pre-partita di Genoa-Inter. Hakimi è risultato negativo già nella giornata di venerdì (test fatto giovedì) mentre ieri è arrivata la conferma definitiva, con il secondo esito negativo di un altro tampone. "Hakimi, infatti, era stato fermato mercoledì 4 ore prima di Inter-Borussia, dopo uno strano cortocircuito comunicativo. Di mattina il suo tampone era stato considerato negativo, poi era stato rivalutato come «debolmente positivo»", il commento della Rosea. Synlab, il laboratorio usato dall'UEFA per i tamponi, aveva ribadito la carica virale minima per Hakimi ma comunque sufficiente per l'isolamento.

FUTURO

Gli esiti dei tamponi degli ultimi giorni, di fatto, porta a considerare Hakimi un falso positivo e ora l'Inter sta considerando le varie opzioni al vaglio. "Di certo, rimane amarezza mista a rabbia per quello strano e confuso mercoledì di Champions. La presunta positività di Hakimi sarebbe arrivata tardi, modificando il precedente verdetto sullo stesso tampone. Se fosse stato segnalato subito il caso al limite, l’Inter avrebbe avuto il tempo di organizzare un nuovo test e la presenza contro i tedeschi non sarebbe stata impossibile. E, soprattutto, non sarebbe stato concesso al marocchino di allenarsi con i compagni. Se Synlab rivendica il rispetto dei protocolli, l’Inter esclude una causa contro il laboratorio. Indirizzerà, invece, le proprie rimostranze alla Uefa", ammette La Gazzetta dello Sport.

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