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Il numero uno dell'Inter, Samir Handanovic, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato in pareticolare del suo momento e di quello dell'Inter: "Soddisfatto del mio rendimento? Io guardo alla squadra, non a me stesso. Se l’Inter va bene, vanno bene tutti. Ho fatto qualche parata, ma anche alcune cavolate. Non evidenti, ma io che lavoro ogni giorno, so che potevo fare meglio in alcune circostanze. Ci sono anche gli errori che tanti non notano. I tre rigori parati? lo sapete di questo argomento non ne parlo. La stagione dell'Inter? Non c’è tanto da giudicare perché è tutto ancora in alto mare. Non siamo né su né giù in classifica: le uniche in fuga sono la Juventus e la Roma, poi c’è equilibrio. Quanto hanno influito i fischi? Quando uno se li merita, i fischi è giusto che arrivino e a volte noi ce li siamo meritati. Sono in Italia da dieci anni e certe cose le capisco al volo. E’ normale che il pubblico di Milano sia abituato a grandi squadre e si aspetti sempre molto. Cosa non ha funzionato con Mazzarri? E’ una domanda difficile e non so rispondervi. Altri andavano più forte e noi non abbiamo fatto quello che dovevamo. La gente giudica i risultati e se sei l’Inter, i pareggi sono come sconfitte. E’ normale che quando i tifosi non sono contenti, l’ambiente diventi pesante, ma se le cose non funzionano la colpa non è solo di uno. Perché abbiamo perso tanti punti contro le medio-piccole?E’ successo e mi sembra evidente che avessimo dei problemi. Quando ho saputo dell’esonero di Mazzarri qual è stata la mia reazione?Ero in pullman e con la nazionale stavo andando a Londra. Nel calcio di solito il cambio di allenatore porta qualcosa di positivo. Cosa ho trovato al mio ritorno? Ho percepito subito che qualcosa era cambiato. C’erano sicuramente più entusiasmo e positività. Mancini? Non lo conoscevo di persona, ma chiaramente sapevo che per lui parlavano sia la carriera da calciatore sia quella da allenatore. Ha vinto tanto e può trasmettere anche a noi la giusta mentalità. Cosa mi ha colpito? E’ uno che parla poco, ma quando apre bocca, dice sempre la cosa giusta. Siamo simili? Sì, anch’io sono un tipo taciturno, che non parla troppo. Sono fatto così. Ci può dare la scossa? Io penso di sì"
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