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Se l'aspettava una gara di sofferenza. Samir Handanovic, dopo la partita contro la Spal ha parlato ai microfoni di Skysport. Ecco le sue parole: «Sapevamo sarebbe stata una gara difficile perché abbiamo speso tanto in Champions. Mancano a volte, dopo gare così, energie nervose per giocare a calcio. Se Keita faceva gol la partita andava su altri binari, ma c'era da soffrire e abbiamo sofferto, ma alla fine abbiamo vinto. Belle parate fatte? E' il mio lavoro, non aggiungo altro».
-L'Inter ha saputo soffrire, dicevi...
Questa squadra ha dimostrato carattere, abbiamo portato la vittoria a casa e questo è fondamentale. Tutto il resto si dimentica.
-Qual è stata la parata più determinante che hai fatto ultimamente?
Quella con il PSV è stata più difficile perché la palla esce all'ultimo tra due uomini e non la vedi arrivare.
-Anche uscite strane per il tempo di uscita. Che è successo nella gara con il Torino per esempio?
Succede quando la palla è oltre e tu pensi alla giocata dopo, là è colpa mia, è anticipare la giocata con la testa. Decidi in un attimo quando sei un portiere, non puoi avere ripensamenti, un secondo cambia tutto, il nostro lavoro è questo. Bisogna accettare questo rischio, a volte è troppo facile restare in porta.
-Sono molto attratto dalla psicologia del portiere nei rigori e lui mi ha superato: sei rimasto fermo, è un intuito tuo quando resti fermo sul rigore di stasera?
Tu, Marchegiani, sai bene come funziona. Sono scelte che si fanno. Anche gli attaccanti guardano e sanno che un portiere può restare fermo.
-Un attaccante può sbagliare per il portiere che ha davanti. Non smetti mai di stupirmi quando uno come te dice 'è colpa mia'...
Bisogna farlo e anche tra di voi presenti in studio (ci sono Bergomi, Del Piero e Cambiasso.ndr) a grandi livello sapete che bisogna assumersi delle responsabilità.
(Fonte: Skysport)
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