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Ecco un altro sunto dell'Intervista di Handanovic rilasciata al Corriere dello Sport:
"Con l'Inter spero prorpio di aprire un ciclo. Per venire qui ho rinuciato a dei soldi (250.00 netti a stagione. ndr), Volevo a tutti i costi fare un passo in avanti nella mia carriera. I soldi a cui ho rinunciato spero di riprenderli attraverso grandi prestazioni e vittorie. Ho fatto questa scelta perché ho capito che l’Inter, dopo 5 anni a Udine, era la soluzione giusta per me. Qui voglio vincere. Paragoni con Julio Cesar? Tanti, anche se sinceramente non ci faccio caso perché lui è Julio Cesar e io sono Handanovic. Ho sempre avuto stima di Julio, ma quando sono arrivato non avevo né la paura né il timore di giocare per l’Inter. Para-rigori? La gente pensa che esistano i portieri “para-rigori” e quelli che non li parano... A me invece dei rigori non interessa niente perché credo sia riduttivo essere considerato un “para-rigori”. Preferisco fare altre parate: un’uscita bassa ben fatta, per esempio, mi dà più soddisfazione di un rigore neutralizzato."
"Il 6 gennaio tornerò a Udine, Non sarà una gara come le altre, lo ammetto, e mi farà piacere tornare in uno stadio che conosco bene. Sarà come rientrare a casa. Sarò emozionato? Nel viaggio in pullman verso lo stadio e prima del match magari mi emozionerò rivedendo tanti amici, ma poi in campo sarà un incontro come tutti gli altri e il mio atteggiamento sarà uguale al solito. Lì sono stato benissimo, Udine è una scuola dove c’è tutto per migliorare e diventare un giocatore. La società funziona e i giovani hanno la possibilità di sbagliare. Sentirsi protetto, per un ragazzo che non ha grande esperienza, è importante. Di Natale? non sarà solo lui il pericolo numero uno i punti di forza dell’Udinese sono anche la difesa e Pinzi. La vita di un portiere non è facile, chi non è stato in porta non può capire. E’ fondamentale stare sereni perché un portiere in una stagione 2-3 errori li fa quasi sempre. Chi perde il posto, però, non è detto che non se lo riprenda».
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