Dopo un inizio di stagione in cui non sono mancate le critiche, Samir Handanovic è riuscito a tornare ai suoi livelli: il portiere sloveno, una volta che l'Inter ha risolto i problemi di equilibrio palesati nei primi mesi, ha ritrovato serenità e spazzato via i dubbi sul suo rendimento. Oggi, a quasi 37 anni anni, vede finalmente la possibilità concreta di alzare il primo trofeo con la maglia nerazzurra, oltretutto con la fascia di capitano al braccio. Nel frattempo, come scrive il Corriere dello Sport, la dirigenza interista sta già programmando il futuro della propria porta.
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Handanovic vede il primo trofeo. Strategia Inter: rinnovo e caccia all’erede
Il portiere e capitano sloveno, arrivato in nerazzurro nel 2012, può finalmente togliersi la prima soddisfazione
Verso il primo trofeo in nerazzurro
"Il più significativo segnale di discontinuità rispetto al passato, però, è che quest'annata è avviata a riportare un trofeo nella bacheca di viale Liberazione. Nei piani di Handanovic, da 9 anni ormai alla Pinetina, doveva accadere prima. O meglio, aveva scelto l'Inter proprio per giocare la Champions e per vincere. Per la prima ha dovuto attendere 6 anni, per il primo titolo, appunto, ce ne vorranno 9. A parziale consolazione, all'ultima giornata, quando ci sarà la consegna del trofeo per lo scudetto, sarà lui a riceverlo e a sollevarlo per primo, dopo essere diventato capitano dal febbraio 2019".
Strategia per il futuro
"Il contratto di Handanovic è in scadenza nel 2022 e l'idea è che sia ancora lui a difendere la porta nerazzurra la prossima stagione, con la prospettiva anche di un rinnovo fino al 2023. Tuttavia, è arrivato il momento di individuare un successore. Sui tavoli di viale Liberazione ci sono diversi dossier. Si va da Musso a Gollini, da Silvestri e Cragno. Ma in Italia è l'argentino dell'Udinese il preferito. Mentre all'estero, con Rui Silva destinato al Betis Siviglia, piace Cakir del Trabzonspor".
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