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Handanovic: “Udine ha un posto nel mio cuore, spero di tornarci. Ricordo…”

Dario Di Noi

Samir Handanovic ha ripercorso i bei tempi vissuti assieme all'Udinese. Il numero uno nerazzurro resta legato al club friulano, dove un giorno tornerebbe volentieri

Attraverso il portale friulano tuttoudinese.it, Samir Handanovic ha ricordato i tempi passati a Udine. Lì il numero uno sloveno salì alla ribalta del calcio italiano, conquistandosi poi l’Inter. Ecco le sue parole: "Cosa vuol dire esser il miglior portiere della storia dell'Udinese? Sono orgoglioso e molto contento di questo. Udine ha un grande posto nel mio cuore. Nella storia di una società che ha 120 anni, essere considerato il più forte proprio dalla gente che ama questo club, è una cosa fa una grande differenza". 

Cosa ha rappresentato questa sua parte di carriera a Udine?

"Ha rappresentato una costante crescita da calciatore e da uomo. A Udine sono migliorato nel mio lavoro e imparato sempre più come ci si deve comportare fuori e dentro dal campo". 

Qual è il suo ricordo più bello e quel è il suo rimpianto maggiore nei suoi trascorsi in bianconero?

"Il ricordo più bello è il terzo posto che abbiamo guadagnato nel 2011-2012, siamo tornati a Udine e i tifosi erano felicissimi e ci hanno aspettato in aeroporto e io non pensavo che potesse succeder una cosa del genere. Il rimpianto maggiore, invece, è stato il preliminare contro l’Arsenal, purtroppo non l’abbiamo giocato con la migliore formazione possibile. Oltre a mancare Basta e Domizzi, quell’anno non ci siamo rinforzati come avremmo dovuto dopo la cessione di Sanchez. Sono convinto che avremmo potuto puntare a qualche cosa di importante. Eravamo un grande gruppo e una squadra vera, avremmo potuto toglierci delle belle soddisfazioni". 

Qual è la parata più bella della sua carriera a Udine?

"Ne scelgo due. Arsenal-Udinese quando abbiamo perso 1-0, feci una bella parata su un tiro ravvicinato di Walcott, in contrattempo, al 90’. L’altra contro il Siena a Udine: abbiamo vinto la partita, ma ricordo quella parata perché era una situazione sulla quale mi ero allenato tanto e, in quella situazione, era molto difficile intervenire". 

Qual è il suo rapporto con Udine e con i suoi tifosi?

“Il mio carattere è molto simile agli abitanti di Udine e di quella zona del Friuli. Per questo ci siamo sempre trovati bene insieme. Mi fa sempre piacere tornare a Udine, sia quando gioco, sia quando torno qualche volta in Slovenia e mi fermo a salutare gli amici che ho li. Un giorno spero di tornarci”. 

(tuttoudinese)