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La Gazzetta dello Sport, ha intervistato in esclusiva il portiere dell’Inter, Samir Handanovic, per parlare di derby e non solo: “Io più solo del solito? No, Se fai il portiere sei un uomo solo, non è cambiato nulla. Io meno decisivo del solito? Una stagione è fatta di momenti: succede alle squadre, può succedere ai portieri. E se succede alle squadre, è più che facile che succeda ai portieri. Sono momenti che vanno accettati anche quando si è meno decisivi, quando si subiscono più gol e poi è ovvio che diventa più facile dire certe cose. Come sto? Sono Sereno, e vado avanti per la mia strada: non salvi sempre la patria, ci sono momenti che ogni tiro è un gol. Ma rompersi la testa, intestardirsi e cercare per forza di capire il perché non serve. Che errori mi pesano? Me ne hanno rimproverati diversi, ma il ruolo del portiere è il più difficile da decifrare, soprattutto per chi non ha mai giocato in questo ruolo. Uno solo è stato un vero errore, ovviamente quello contro il Parma: per il resto non credo di averne fatti tanti e tali da poter dire che non sono in un buon momento di forma. Ciò premesso: un portiere può sempre fare di più e io parto sempre da quel presupposto. Come è normale mettere in preventivo due-tre errori a stagione, è normale aspettarsi da qualunque portiere, tanto più quello dell’Inter, che salvi qualche partita. Parate decisive? Quest’anno direi di no la sto ancora aspettando. Al derby? Purtroppo un portiere non si sceglie le parate da fare o le partite da salvare...».
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