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Hernanes: “Sognavo in grande, ora protagonista al Mondiale. Vivo come…”

E’ pronto, è carico e non sta più nella pelle: il Mondiale più bello in assoluto per un calciatore nato in terra brasiliana non è più un miraggio ma un sogno, un sogno che si è avverato per Anderson Hernanes, il Profeta arrivato...

Dario Di Noi

E' pronto, è carico e non sta più nella pelle: il Mondiale più bello in assoluto per un calciatore nato in terra brasiliana non è più un miraggio ma un sogno, un sogno che si è avverato per Anderson Hernanes, il Profeta arrivato all'Inter a gennaio come primo tassello del nuovo progetto targato Erick Thohir. Lui e il suo numero, l'88, saranno dei punti fermi e saldi per il futuro dell'Inter.

Adesso che la Coppa del Mondo è sempre più vicina, e l'attesa è sempre più calda e trepidante, il Profeta ha rilasciato un'intervista ai microfoni della tv nazionale Globo.

INFANZIA - "Giocavo sempre in giardino, non esistevano limiti. In casa non avevamo energia elettrica, ma solo un piccolo generatore. Ho sempre sognato in grande, mi sono realizzato così"

SAN PAOLO - "L’avevo promesso a me stesso: finché non fossi riuscito a lasciare una mia fotografia nella parete del club, non me ne sarei andato”.

MONDIALE - "Adesso, a 28 anni, dopo essere completamente maturato non solo dal punto di vista fisico, mi sento un giocatore completo. In questa Coppa non voglio essere appena un gregario, ma un protagonista. Per tanti anni ho trattato il pallone con molta dolcezza, e ora il calcio mi sta restituendo tutto"

SOPRANNOME - “Se comparo la vita dei profeti con la mia, non mi distacco molto. Il filosofo passa molto tempo alla ricerca della verità, e io ammetto di avere questa inquietudine nella mia vita. Voglio imparare sempre di più, sapere tutto il possibile. La bibbia? L’ho già letta tre volte per intero".