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Hernanes:”non sono ancora al top. All’Inter sono il nome da cui ripartire. Il mio trasferimento…”

Alessandro De Felice

Walter Mazzarri lo ha voluto fortemente e Erick Thohir ha fatto più di un sacrificio per portarlo a Milano. Hernanes, ex centrocampista della Lazio ha parlato dal ritiro della propria Nazionale. Queste le sue parole: “La determinazione è...

Walter Mazzarri lo ha voluto fortemente e Erick Thohir ha fatto più di un sacrificio per portarlo a Milano. Hernanes, ex centrocampista della Lazio ha parlato dal ritiro della propria Nazionale. Queste le sue parole:

"La determinazione è la più grande forza dei brasiliani, come il dribbling che ci serve per aggirare i problemi della vita. Il Brasile è una squadra ben integrata, è difficile entrare in squadra, ma abbiamo tutto voglia di giocare e questo è un bene per il gruppo. I titolari non possono rilassarsi. Tutti sappiamo che un altro può entrare in campo in qualsiasi momento e dimostrare le proprie potenzialità.""Perché ho scelto di lavorare con lo psicologo? Perché bisogna conoscere se stessi, la conoscenza è sempre l’arma migliore e spesso non sappiamo come siamo. Tutto inizia dalla nostra testa, se non va bene quella, non obbediscono neanche i piedi. Per entrare bene in campo dobbiamo preparare al meglio piedi, cuore e testa. Le favorite per il Mondiale? Dico Brasile, Italia, Argentina, Germania e Spagna. Giochiamo in casa e per tradizione dobbiamo ritenerci favoriti".

"La maturità: “penso di non essere ancora arrivato al top, ma che mi sto avvicinando. Per noi centrocampisti è importante l’esperienza. Dobbiamo sempre trovare il giusto equilibrio".

"La convocazione? Ci ho sempre sperato, all’Inter ho giocato abbastanza e ho convinto Scolari a convocarmi. Ogni volta che sono entrato in campo ho fatto quello che lui si aspettava da me fino a che ho guadagnato la sua fiducia".

Inter: "E’ un trasferimento che ha portato benefici a tutti. Anche alla Lazio che aveva bisogno di una cessione. Qui c’è un peso diverso, una responsabilità che mai avevo sentito prima. Sento di essere per la gente il nome da cui ripartire, su cui porre le proprie speranze. Sono felice perché l’Inter è uno dei club più prestigiosi al mondo".