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Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la questione relativa allo scontro verbale e fisico tra Ibrahimovic e Lukaku non è finita con la sentenza del Giudice Sportivo. "Il secondo tempo si disputerà in un altro campo, quello della procura federale guidata da Giuseppe Chinè, che ha aperto una sorta di pre-indagine sull’accaduto", commenta infatti il quotidiano, che riporta anche le parole del Presidente della FIGC Gabriele Gravina che ammette come siano necessarie nuove analisi, in quanto la decisione del Giudice Sportivo non tiene conto dei 'contenuti' della rissa.
L'arbitro Valeri, infatti, non ha inserito nel proprio referto le frasi incriminate e, per questo, il Giudice Sportivo, non se n'è potuto occupare. E, in questo caso, a farlo potrebbe essere la Procura, studiando i vari video in possesso. "Interpretare quindi l’eventuale valenza razzista delle parole dello svedese e la gravità della minacciosa risposta dell’interista. D’altronde, quelle frasi devono comunque passare per il tunnel della giustizia sportiva: e se l’arbitro non le ha ascoltate, qualcun altro dovrà farlo. Scegliendo poi fra deferimento o archiviazione. L’assenza di una valutazione da parte dell’arbitro è emersa già nelle prime ore successive al tempestoso derby di Coppa Italia del caso LukIbra. Il tema è questo: non si può giudicare due volte la stessa vicenda. Ma se il fatto, in questo caso il dialogo (si fa per dire...), è rimasto fuori dai radar dell’arbitro e degli ispettori federali, a quel punto si può intervenire", commenta ancora la Rosea.
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