La visita del ct dell'Argentina ad Appiano, aveva fatto pensare ad un'apertura per Mauro Icardi, in ottica nazionale ma il tutto è stato solo un'illusione. Nemmeno questa volta, infatti, è caduto il muro che impedisce a Mauro Icardi di tornare a vestire la maglia dell'Argentina a tre anni e quattro mesi di distanza dall'unica apparizione albiceleste (16 ottobre 2013 contro l'Uruguay con Sabella in panchina). Il Ct Edgardo Bauza ancora una volta ha preferito piegarsi a logiche chiaramente extra-calcistiche: «Per ora non sarà convocato, ma potrebbe essere chiamato in ogni momento», ha detto ieri Bauza a Buenos Aires, al rientro dal viaggio in Europa. E’ ovvio che continua a pesare la questione privata di Icardi, a maggior ragione a causa delle continue bordate di Maradona che non più tardi di tre giorni ha definito «traditore» Icardi al termine del siparietto con le Iene.
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Icardi-Argentina: è stata solo un’illusione. Bauza gli ha richiuso la porta. Maradona…
La visita del ct dell'Argentina ad Appiano, aveva fatto pensare ad un'apertura per Mauro Icardi, in ottica nazionale
E andare contro il Pibe non è facile in Argentina. Maurito così deve dire addio alla speranza di giocare le partite di qualificazione mondiale con Cile e Bolivia a fine marzo. Un motivo in più per lasciarsi alle spalle prima possibile questo mese di febbraio che ha provocato solo delusioni al centravanti nerazzurro: prima la sconfitta senza segnare contro la Juventus in uno dei suoi stadi preferiti, poi la squalifica provocata dal lancio del pallone verso Rizzoli dopo il triplice fischio del derby d’Italia e la mancata riduzione in appello delle due giornate di squalifica. Uno stop che ha consentito ad altri bomber di superare Icardi nelle prime posizioni della classifica marcatori. E ieri ci si è messo anche Bauza.
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