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ICARDI: “Batistuta il mio idolo, Milito un’altra categoria. La mia vita privata…”

Intervista esclusiva concessa a Sky dal giovane bomber nerazzurro Mauro Icardi. Dopo mesi di chiacchere (per lo più extra-calcistiche) il suo rientro è attesissimo: tutta l’Inter lo aspetta, i tifosi lo vogliono in campo, soprattutto in...

Dario Di Noi

Intervista esclusiva concessa a Sky dal giovane bomber nerazzurro Mauro Icardi. Dopo mesi di chiacchere (per lo più extra-calcistiche) il suo rientro è attesissimo: tutta l'Inter lo aspetta, i tifosi lo vogliono in campo, soprattutto in ottica Derby, e lui risponde così, concedendosi a diverse domande su svariati temi:

DERBY - "Il mio sogno è un Derby come quello che ho vissuto l’anno scorso, un Derby importantissimo, che è stato decisivo per la mia carriera. Abbiamo vinto una grande partita contro il Genoa e ho fatto un gol al mio esordio da titolare in serie A, un Derby fantastico".

OBIETTIVI - "Obiettivo principale di tutta la squadra è lavorare giorno per giorno, partita per partita, per poi fare i conti a fine campionato: sono convinto che, a stagione ultimata, avremo ottenuto quello che ci saremo meritati".

PRIMI MESI NERAZZURRI - "In questi primi mesi di avventura all'Inter, ho fatto un bel lavoro soprattutto in ritiro, un bel lavoro tutti assieme: alla Sampdoria non facevo tanto come all'Inter, qua ho imparato tanto, sono cresciuto molto anche dal punto di vista fisico. Purtroppo poi mi è venuto questo dolore, questa pubalgia, forse ce l’avevo già l’anno scorso, ma non avevo mai sentito così tanto il dolore. Quest’anno invece  è cresciuto ed è diventato molto più forte: non sono perciò riuscito a lavorare al massimo, anche se l'impegno non è mai mancato. Con la Juventus ho segnato il mio primo gol in Serie A con l’Inter, è stato un bel gol. Poi ho segnato ancora contro il Cagliari, ma da quella partita non sono praticamente più riuscito a giocare".

INFORTUNIO - "Per un calciatore è difficile vivere queste situazioni, un calciatore non vuole mai stare fuori dal campo. Avevo questa piccola ernia, ma mi sono operato e penso di aver fatto la cosa giusta: ora sto bene, a poco a poco riprenderò il ritmo e tornerò a dimostrare quello che so fare in campo".

PANCHINA - "Ho in testa che se sono in panchina e tocca a me entrare in campo, quello è il momento in cui devo dare non il 100 %, ma il 150 %, sia  per la squadra che per i compagni: è importante entrare da fuori e dare una mano ai compagni, mettersi al loro stesso livello ed essere pericolosi il più possibile".

IDOLO - "Il mio idolo è sempre stato Batistuta da quando ho 4-5 anni, da quando ho iniziato a giocare a calcio, sempre stato lui. Anche Crespo ha fatto una grande carriera e tantissimi gol, sicuramente è un giocatore che mi piace molto".

MILITO - "Io non devo essere l'erede di nessuno, né di Milito né di nessuno. Devo fare il mio lavoro, Milito all’Inter è un idolo, lo sappiamo tutti, ha fatto tanto, davvero tanto: io devo lavorare ancora tantissimo, sicuramente molti anni per arrivare ad essere come lui".

ESEMPI - "Giusto quello che ha detto Mazzarri: Zanetti, Milito, Cambiasso, Samuel ma anche Palacio, tutti i giocatori più esperti insomma, sono quelli che mi aiutano tanto ogni giorno, lavorare con loro è un piacere ogni settimana".

TWITTER - "Purtroppo oggi la vita è sui social network, ma io non scrivo niente di particolare: c’è gente che scrive di tutto, io ho meno di 1000 tweet, non scrivo molto, mi limito a "buongiorno", "buonasera"  e qualche foto. Non voglio parlare della mia vita privata, si deve parlare di quello che faccio sul campo, se faccio gol o non faccio gol, ma ognuno della sua vita privata fa quello che vuole, fa ciò che pensa sia giusto per lui".

2014 - "No, non ho nessun sogno in particolare rivolto al nuovo anno, al 2014: penso giorno per giorno, lavoro giorno per giorno e penso a vivere il presente".