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In tanti hanno avuto pazienza ma sembra che l’attesa sia finita: Mauro Icardi sembra si sia definitivamente consacrato un bomber vero.La gara contro il Sassuolo ha dato delle risposte, anche se per la definitiva consacrazione ci vuole ancora un po’ di pazienza, ma ora i numeri parlano chiaro: 20 palloni toccati, cinque tiri in porta, tre reti e pallone della partita in bacheca. Tra l’altro, i suoi tre centri hanno dimostrato come il numero nove nerazzurro sia completo e molto sicuro di sè. L’1-0 di sfondamento, dopo il riflesso felino di Consigli sulla prima conclusione. Secondo centro da uomo che non deve chiedere mai. Ricevuta palla da Hernanes appena fuori dall’area, invece che avanzare approfittando della difesa avversaria aperta come il Mar Rosso Maurito ha fatto partire di puro istinto un destro a giro nell’angolino che tradiva una grande sicurezza nei propri mezzi. Ma la rete più bella doveva ancora arrivare, perché tempismo, coordinazione, precisione e potenza del sinistro di prima intenzione a incrociare per il momentaneo 5-0 sono tipici di un predestinato.Ora finalmente Mazzarri si può godere il suo bomber, dopo che la passata stagione è stata molto di alti e bassi e forse Mauro non era pronto al grande salto. Mentalmente, con la testa più a Wanda che al campo, dove si allenava senza la voglia di spaccare il mondo che deve avere un 20enne, fino a costringere i senatori a metterlo in un angolo per dirgliene di tutte. Ma anche fisicamente, perché prima una costola incrinata e poi soprattutto la pubalgia («Non riuscivo quasi a camminare» ha spiegato sabato) ne hanno condizionato il girone d’andata, con tanto di intervento chirurgico il 5 novembre.
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