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Lunga intervista, rilasciata alla Gazzetta dello Sport, da parte di Mauro Icardi:
NAZIONALE - "L'Argentina? Sulla nazionale mi tocca ripetere sempre le stesse cose. Cosa devo fare di più? Il mio compito è giocare bene con l’Inter e segnare ogni volta che ne ho l’occasione, poi la convocazione dipende solo dal c.t. e dalle sue scelte. Quanto mi manca la chiamata del c.t. Bauza? Io posso solo dire che sono pronto e che non vedo l’ora di indossare quella maglia. Ripeto, il resto non spetta a me deciderlo"
POSIZIONE IN CAMPO - "Sono poco coinvolto nel gioco della squadra? Ci sono tanti modi di aiutare una squadra e il mio è fare gol. Non mi sembra poco. Sento sempre dire che sono fuori dagli schemi, che dovrei partecipare di più alle manovre d’attacco della squadra, ma mi sono un po’ stancato di questi discorsi. Se andate a controllare i miei assist, io in questa stagione ne ho contati già 8 (per la Gazzetta sono 4, ndr). Il mio contributo lo do anche con passaggi vincenti"
BATISTUTA E ZANETTI - "Batistuta? Il modello di riferimento resta lui. Certe passioni non cambiano mai. Con quel fiuto del gol non potrebbe essere altrimenti, a chi altro potrei ispirarmi? Io come Zanetti? È un grande onore essere accostato a un pezzo di storia come Javier. Perché è argentino, certo, ma anche perché ha mostrato il suo attaccamento all’Inter restandoci fino a fine carriera. Ha unito i fatti alle parole, arrivando in cima all’Europa. Io ho un contratto fino al 2021, quando starà per finire vedremo, ridiscuteremo. Accade sempre così. Ma io voglio restare qui"
(Gazzetta dello Sport)
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