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Due gioielli, due giovani da cui ripartire, due gemme preziose da tenere o, se proprio costretti, da cedere a prezzi mostruosi. Mauro Icardi e Mateo Kovacic rappresentano gran parte del patrimonio dell'Inter, in termini di rendimento in campo e soprattutto di valore economico fuori.
I numeri di Icardi sono sotto gli occhi di tutti e sono assolutamente stratosferici considerata l'età (classe 1993): Maurito non è riuscito a vincere la classifica cannonieri in solitaria ma svetta per quanto riguarda la graduatoria gol + assist.
Icardi, infatti, ha chiuso la sua stagione da urlo con 22 gol e 6 assist, primo assoluto in Serie A. Battuti sia Tevez, che si ferma a quota 27 (20 gol più 7 assist), che Berardi (15 gol + 10 assist), Higuain (18 gol + 7 assist), Toni (22 +2) e Dybala, fermo a 23 (13 gol + 10 assist).
E Kovacic? Mateo, pur avendo vissuto un'annata di luci ed ombre, spicca in due classifiche che fanno capire il margine di crescita del numero 10. Il croato, infatti, è nella top ten assoluta per quanto riguarda le azioni pericolose create (62, nono posto davanti a Tevez), una classifica dominata largamente dalla rivelazione Valdifiori con 90 chance e in cui spicca anche il settimo posto di Palacio a quota 63.
Kovacic, poi, è quarto nella classifica relativa ai dribbling riusciti, con 92 tentativi andati a segno. Il numero 10 è preceduto da Perotti terzo (98), Felipe Anderson secondo (105) e Vazquez primo (126). Chiude la top five Dybala con 61.
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