Sin dal suo primo giorno italiano, Lautaro Martinez ha trovato in Mauro Icardi un vero amico e maestro: l'ex capitano dell'Inter si è messo sotto l'ala protettiva il Toro da subito, facendogli da mentore in campo e non solo. Ma ora, complici le vicende extra-campo, il titolare è diventato il numero 10, con Maurito ancora ai margini del progetto, come scrive Repubblica: "In quel tragitto in auto, dallo scalo internazionale a Milano, i ruoli erano chiari e definiti: il bomber affermato chiamato ad accompagnare la crescita del collega che si sarebbe preso il futuro. Successione accelerata da eventi imprevedibili. Il derby ha certificato questo passaggio. All'andata decise Icardi, al ritorno ci ha pensato Lautaro in campo al posto del compagno auto-escluso dopo la perdita della fascia. Caratteristiche diverse: un attaccante mobile con doti da rifinitore rispetto a un centravanti classico programmato per il gol. Ma effetti identici. Lautaro, soprannominato il Toro, sembra un camaleonte, capace di mimetizzarsi nella partita per uscire all' improvviso allo scoperto con soluzioni diverse. La sfida col Milan fotografa questa attitudine: assist-man con la torre di testa per Vecino, slalomista in dribbling tra i difensori rossoneri e rigorista glaciale. Lautaro uomo manifesto della vittoria: « È l'attaccante forte che ci serve», lo incorona Spalletti con chiaro riferimento a Icardi. L'allenatore esce rafforzato dal derby. I calcoli di chi aveva scommesso sulla doppia sconfitta del tecnico toscano con Eintracht e Milan sono falliti. Da qui a fine stagione avrà mano libera. E Lautaro fa al caso suo. Mentre il connazionale conquistava la scena del derby, Maurito lo osservava in tv a poche centinaia di metri di distanza nella sua casa con vista su San Siro. Senza invidia.
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Il titolare è ora il numero 10, accolto sin dal primo giorno dall'ex capitano
Perché in queste settimane non è cambiato il rapporto molto stretto tra i due argentini. Lautaro ha sempre partecipato alle feste di compleanno di casa Icardi: bambini, Wanda e Mauro. L'ultimo appuntamento è stato il più significativo perché il 19 febbraio, quando Icardi ha compiuto 26 anni, si era già consumato lo strappo della fascia e Lautaro era diventato il nuovo centravanti titolare. Ma l'amicizia è rimasta intatta. Non l'ha intaccata neanche la lista dei convocati del ct argentino Scaloni che ha chiamato Lautaro per le amichevoli con Venezuela e Marocco, dalle quali Mauro si è eliminato da solo smettendo di giocare. La pausa della Serie A per gli impegni delle nazionali potrebbe essere il momento buono per il ritorno di Icardi insieme ai compagni. Le diplomazie hanno fatto il loro corso. Marotta e Wanda hanno pronunciato parole distensive. Sembrano esclusi ulteriori round negoziali. Il club nerazzurro non conferma incontri nei prossimi giorni tra il giocatore e Steven Zhang. Il presidente non vuole creare precedenti nelle relazioni tra calciatori e proprietà. Il plenipotenziario adesso è Marotta. Oggi e domani Mauro sarà alla Pinetina insieme a Nainggolan per svolgere un lavoro personalizzato. La squadra riprenderà ad allenarsi giovedì: data utile per capire se il centravanti tornerà in gruppo. Ovviamente con gerarchie completamente modificate e la necessità di parole di svolta. Ieri ha inviato un segnale incoraggiante via social: una foto con il Duomo di Milano colorato di nerazzurro in segno di festeggiamento per il derby vinto. Nessun personalismo. La scena adesso è tutta dell'amico Lautaro".
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