FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

primo piano

Icardi, ma che ti succede? 4 giornate, 3 presenze e 0 gol. L’Inter ha bisogno di te

Il capitano nerazzurro ieri è entrato dalla panchina ma non ha avuto un grande impatto sulla partita e da lui che di solito segna tanto ci si aspetta di più

Eva A. Provenzano

Se lui non segna l'Inter non vince, ma quest'anno si è cercato di risolvere con il mercato proprio in questa direzione con gli acquisti di Lautaro Martinez (infortunato) e di Keita (che però non fa la prima punta e ha giocato in quel ruolo le ultime due gare).

Mauro Icardi adesso ha compagni di reparto che possono aiutarlo e se serve anche sostituirlo. La squadra però non riesce a trovare continuità e certezze e, nonostante 28 tiri in porta, il gol che poteva portare la vittoria ai nerazzurri contro il Parma, non è arrivato (era dal febbraio 2012 con i 30 tiri nella gara contro il Novara che non si effettuavano tante conclusioni in A senza segnare). Sfortuna sicuramente e bisogna tenerne conto. Ma niente succede mai per caso.

Dopo 4 giornate, e Maurito ha collezionato 3 presenze dato che per un problema muscolare era andato in tribuna a Bologna, la casella delle reti segnate recita ancora zero. Ed era dalla sua prima stagione nel campionato italiano, quando giocava nella Samp, nel 2012-2013, che l'argentino non restava a bocca asciutta nelle prime tre presenze. Ieri è entrato dalla panchina e non succedeva in A dal gennaio 2016, in pratica un record.

L'impatto del capitano sulla partita però è stato praticamente nullo, anche emotivamente parlando. Ha avuto anche delle occasioni, ma le ha sbagliate e ne ha sbagliato tante anche nell'ultima parte della scorsa stagione, spesso erano palloni facili da buttare nel sacco ma lui non è riuscito, come fa di solito, a diventare oro quello che toccava. Niente di allarmante se si pensa che ha vinto il titolo di capocannoniere già due volte e alla fine i suoi gol li fa sempre, ma se lui non si sblocca la sua squadra non si ritrova e martedì c'è un impegno chiamato Champions League che lui voleva ad ogni costo giocare. Ieri ha toccato 9 palloni in 45 minuti, non è mai veramente entrato in partita e ha anche lisciato un tiro che era in pratica un gol fatto, sembra avulso dalla manovra nerazzurra e dovrebbe esserne il centro.

C'è bisogno di lui e c'è bisogno di tutti. Spalletti si è preso la responsabilità della confusione che regna in campo, ma è il momento che personalità e carattere escano fuori, che si dia qualcosa in più per uscire da questo inizio di stagione inatteso, che ha deluso le aspettative dei tifosi, sempre presenti, ma quella al momento è l'unica costante in casa Inter, l'unica certezza.

(Fonte: dati opta)

tutte le notizie di