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Ha parlato tanto di Inter, l'attaccante nerazzurro, Mauro Icardi, nella sua intervista al Corriere dello Sport: "Se ho mai pensato di lasciare l'Inter? Sinceramente no. Sentivo le voci di altre società che mi volevano, ma fin dal primo momento ho dato la mia totale disponibilità a restare qui. Ho fatto una scelta precisa quando dalla Sampdoria ho deciso di firmare per l’Inter: potevo andare in altre squadre, ma volevo la maglia nerazzurra perché per me era ed è il top. La mia famiglia e io stiamo bene a Milano e sinceramente non volevo niente di diverso rispetto al rinnovo del contratto. Mi ha aiutato Wanda Nara? Anche quando c’era il mio agente (Morano, con lui Savini e Pino, ndr), lei mi ha sempre assistito nella trattativa perché è molto brava. Vuole il bene mio e della nostra famiglia.
Possiamo vincere lo scudetto? I dirigenti stanno costruendo una squadra forte e in grado di tornare subito in Champions: hanno fatto investimenti importanti e hanno cambiato molto rispetto allo scorso anno. L’obiettivo è riportare l’Inter ai primi posti.
Il gap con la Juve? Non so quanto e se si sia ridotto. Noi di certo dobbiamo evitare di commettere gli errori del passato: non possiamo più buttare via punti in maniera stupida soprattutto in casa. La Juve in queste stagioni ha messo in mostra un grande gioco che l’ha portata a vincere 4 scudetti. Quelle di Pirlo e Tevez sono due partenze importanti, ma sono stati sostituiti con giocatori di valore. Dybala? Lo conosco bene e abbiamo un bel rapporto. Lo scorso anno è partito forte e ha segnato molto, poi si è un po’ fermato. E’ bravo. Un messaggio per il prosssimo Inter-Juve? Non mi piace fare proclami, lo sapete, ma spero di segnare per regalare una soddisfazione ai tifosi dell’Inter.
A Torino mi temono? Con la Juve ogni volta che tocco la palla, va dentro. E’ una cosa che mi piace e spero che questo... feeling continui. Non c’è cosa più bella che vedere i nostri tifosi felici per un gol contro la Juventus.
Fa bene Allegri a temerci? Dobbiamo e possiamo far bene. Riportare l’Inter in alto è quello che vogliamo. Il desiderio di festeggiare nello spogliatoio una grande vittoria lo abbiamo tutti e speriamo che possa concretizzarsi già quest’anno. L'eventuale arrivo di Ibra? Non penso che Ibrahimovic tornerà a Milano perché sta bene a Parigi. Ibra comunque è un top player, come Messi.
Se ho ancora margini di crescita? Certo. Punto sempre a migliorare e come obiettivo mi pongo quello di fare meglio rispetto alla stagione precedente per il bene della squadra. Mancini mi aiuta molto: il nostro rapporto è cresciuto con il passare del tempo. E’ un grande tecnico.
La prossima stagione sarà più dura per me? Lo so, ma non è un problema. Quando sono arrivato all’Inter ho chiesto la maglia numero 9 anche se sapevo che l’avevano indossata grandi attaccanti della storia nerazzurra. Le sfide mi piacciono e le responsabilità non mi pesano, ma mi caricano. Inter-Milan? I rossoneri con Bacca si sono rinforzati e Mihajlovic è un bravo allenatore. Noi però vogliamo batterli.
Montoya e Kondogbia? Montoya lo conosco dai tempi del Barcellona ed è bravo. Kondogbia non è grosso, ma è alto e in mezzo al campo uno come lui ci darà una bella mano.
Il mio sogno nel cassetto? Non mi piace tanto sognare perché ho imparato che bisogna vivere la vita giorno dopo giorno. Certo mi piacerebbe indossare la maglia della Nazionale e vincere con quella addosso dopo essermi tolto tante soddisfazioni con l’Inter"
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