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Icardi-Mancini come Ronaldo-Cuper? Ne rimarrà soltanto uno. A giugno…

Riccardo Fusato

Secondo quanto riportato da Tuttosport, la prossima estate potrebbe essere quella buona per l’addio di Mauro Icardi dall’Inter. Come Ronaldo e Cuper, o Van Basten e Sacchi. Ne resterà uno. Lo scenario – oggi – è di quelli...

Secondo quanto riportato da Tuttosport, la prossima estate potrebbe essere quella buona per l'addio di Mauro Icardi dall'Inter.

Come Ronaldo e Cuper, o Van Basten e Sacchi. Ne resterà uno. Lo scenario - oggi - è di quelli cupi e richiama alla memoria due casi che hanno fatto la storia. Da una parte Mancini, dall'altra Icardi. Che qualcosa si sia rotto fra l'allenatore e il capitano nerazzurro è davanti agli occhi di tutti. Le prestazioni di Icardi in questa stagione (8 gol in 19 gare) non sono quasi mai andate giù all'allenatore, ma è quanto accaduto negli ultimi 8 giorni ad aver creato la frattura. Le frasi di Mancini nel post Carpi («A 50 anni quel gol lo facevo») che il tecnico ha derubricato come battute, invece hanno dato fastidio al centravanti che contro Juve e Milan è finito in panchina. Due esclusioni pesanti in match clou, come Inter-Roma.

La stagione passata le cose erano andate bene, ma era un'Inter diversa, fragile in difesa e al servizio di Icardi in attacco. Quest'anno Mancini ha costruito un'Inter differente, più solida dietro e che in avanti doveva vivere sulle giocate d'insieme. Il problema è che chi ha finora giocato in attacco ha pensato più a se stesso che al compagno e così l'Inter ha finito per diventare una squadra prevedibile. Il divorzio, se non ci saranno cambiamenti, è dietro l'angolo. Se Mancini rimarrà alla guida, Icardi chiederà di lasciare il club.