Lunga intervista concessa da Mauro Icardi ai canali ufficiali del PSG. L'attaccante di proprietà dell'Inter ha parlato dei primi passi nel mondo del calcio:
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Icardi: “Io nella storia del PSG? Orgoglioso, qui c’è qualità. Un attaccante deve fare gol e…”
Le parole dell'attaccante del PSG ai canali ufficiali del club
"A Barcellona ho imparato molto sul piano tecnico e tattico. La filosofia di gioco è molto forte e mi ha aiutato ad adattarmi subito bene in Italia e capire il gioco italiano. Tutto questo mi ha permesso di aumentare la mia intelligenza sul campo perché in Italia non erano abituati ai movimenti che ero solito fare in campo. La tattica e la fisicità mi hanno portato ad essere il giocatore che sono".
Sei il più veloce della storia del PSG a segnare 10 gol, hai fatto meglio di Ibrahimovic. Come ti senti ad essere entrato nella storia del club così velocemente?
"Non lo sapevo! E' un orgoglio raggiungere questo traguardo e di scrivere la storia di un club come il PSG. Provo sempre a farmi trovare pronto e rappresentare un'opzione per i miei compagni con i miei movimenti così da avere loro l'opportunità di servire un giocatore libero. Poi, in area, un attaccante deve fare gol. Sono sempre pronto e concentrato nel farlo nel modo più veloce possibile quando ricevo palla".
Come ti spieghi il fatto che ti sia adattato velocemente in campo?
"Abbiamo una squadra con tanti giocatori di grande qualità. La squadra spesso ha il possesso del pallone e io, da attaccante, provo a segnare e inserirmi negli spazi. Gli avversari ci aspettano rintanati nella loro area. Ecco perché cerco di aiutare la squadra lavorando con o senza palla creando spazio. Aiuta a far segnare gol. Questo è il gioco di squadra".
Per concludere, cosa raccomandi ai giovani che sognano di diventare un grande attaccante?
"E' difficile arrivare ad alti livelli. L'avviso che do sempre ai giovani è di lavorare, di divertirsi a giocare a calcio. E se un giorno ci fosse la possibilità di arrivare ad alti livelli, bisognerà essere costanti, professionali e diventare giocatori ma anche persone responsabili".
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