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Ieri Icardi ha sostenuto la risonanza magnetica al ginocchio destro e l'esito non ha evidenziato variazioni alla condizione di luglio, dopo la quale è praticamente sceso sempre in campo.
"L’Inter con questi esami dunque si tutela, sotto ogni punto di vista. Il dottor Volpi ha avuto modo di confrontare la risonanza effettuata ieri con quella di luglio, non riscontando peggioramenti. Allo stesso modo, nel momento in cui Icardi dice di avvertire dolore, il club non può certo spingerlo in campo. E deve dunque tutelarsi. Lo fa stilando un programma di recupero, quello citato da Spalletti. Programma che prevede fisioterapia mista a ricondizionamento atletico, così da non far perdere la forma fisica a Icardi, da riconsegnare pronto all’uso a Spalletti nel giorno in cui (eventualmente) deciderà di tornare ad allenarsi con i compagni. Quanto dura il programma? Si va di settimana in settimana. Per adesso si ragiona fino a lunedì, dunque anche per la Fiorentina Icardi va considerato fuori causa. Poi si farà nuovamente il punto, a seconda dell’evoluzione della vicenda", si legge su La Gazzetta dello Sport.
"Uscire da questo vicolo cieco – posto che l’Inter non può certo tornare indietro sul discorso fascia – dipende a questo punto solo da Icardi: chi l’ha visto ad Appiano nelle ultime ore, racconta di un ragazzo giù di morale e in evidente imbarazzo. Ma se l’Inter ha necessità di un attaccante in rosa – non è mica pensabile che Lautaro le giochi tutte da qui alla fine della stagione –, allo stesso tempo Icardi ha bisogno di scendere in campo, non fosse altro perché a metà giugno c’è la Coppa America. Servirebbe un ponte fino all’estate, a un divorzio che pare inevitabile", spiega la rosea.
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