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Icardi-Perisic, calma piatta. Non tutto risolto, ma testa all’Inter: Mauro ha tenuto duro su un punto
Dopo il periodo tormentato, in casa Inter sembra essere tornata un po' di calma. Icardi è rientrato ed è andato subito in gol, sul campo con i compagni non ci sono stati problemi e anche il rapporto difficile con Perisic sembra essere stato messo da parte per il bene dell'Inter.
"L’istantanea delle istantanee della vittoria di Marassi è nell’assist di Icardi a Perisic. Non vi piace? Allora sceglietene un’altra: il conciliabolo tra Mauro e Ivan (con Brozovic e Politano vicini vicini) prima del rigore lasciato dai compagni all’ex capitano, passaggio non banale. Il concetto è chiaro: non è tutto risolto tra Icardi, Perisic e il resto della squadra. Ma la notizia è un’altra: non si risolverà mai. E a Genova l’Inter ha dimostrato di riuscire a passare oltre. Non è roba da poco. E non era neppure scontato. Che una parte dei giocatori fossero rimasti sorpresi per la maglia da titolare concessa a Icardi e annunciata urbi et orbi, non è un mistero. In realtà era una mossa dell’allenatore per «caricare» di attenzioni la squadra nella giornata di martedì, allentando al contrario la tensione nelle ore più vicine alla partita: così facendo, la squadra ha avuto il tempo di «digerire» il reinserimento di Icardi. Certo, che in molti si aspettassero il famoso colloquio di scuse è altrettanto chiaro. Ed è proprio a questo che ha fatto riferimento Spalletti anche nel post partita di Genova, quando ha detto: «Abbiamo recuperato un attaccante in più, anche se non la totalità del soggetto». Come a dire: dall’uomo mi aspettavo una mossa che non è arrivata, ora penso al calciatore", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Quel passaggio non ci sarà mai più, tra Icardi e i compagni. Con buona pace di tutti, in fondo, se i risultati sono quelli di Genova. Perché in una mediazione qualcosa tutte le parti devono mollare: Mauro ha perso la fascia, si è beccato una giornata di «squalifica» dall’allenatore, ma ha tenuto il punto sulle scuse che non ha mai ritenuto di dover presentare. Adesso si passa oltre. Il messaggio è arrivato forte e chiaro. Anche quello della società, che ha richiamato tutti i protagonisti a un approccio più razionale alla vicenda. Chissà se l’appello vale pure per gli ultrà, che domenica a San Siro contesteranno duramente Icardi, come già successo a Marassi. E non pare un sentimento condiviso da tutti i tifosi. Certo è che una cosa questa storia l’ha insegnata: l’ex capitano ha una capacità fuori dal normale di rendersi impermeabile allo scorrimento dei fatti. Nel bene e nel male, s’intenda. Valeva quando continuava a dire no, mentre la squadra usciva con l’Eintracht. E vale pure ora che è tornato a segnare. Prossima tappa Istvan Nyers, quota 133 gol. Ne mancano 10, chissà se farà in tempo. Anche perché da Frosinone torna Lautaro, la totalità dell’attacco", spiega il quotidiano.
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