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Icardi: “Prima qualcuno scontento, Pioli ci ha dato fiducia. Su Champions e de Boer…”

Andrea Della Sala

Il capitano dell'Inter ha parlato in conferenza stampa in vista del derby di domenica sera con il Milan

Domenica sera il derby con il Milan, l'inter ha deciso di svolgere oggi al conferenza stampa prima del match e a rispondere alle domande dei giornalista (tra cui anche l'inviata di FCINTER1908) oltre al tecnico Pioli c'era anche Mauro Icardi.

“Quando c’è un mister nuovo tutti si vogliono far vedere e abbiamo fatto un grande lavoro in questa settimana. Si sapeva che qualcuno fosse scontento e qualcuno no, mentre adesso non ci sono motivi per essere arrabbiati o per essere scontenti dell’allenatore. Ci ha dato grande fiducia a tutti, abbiamo fatto un grande lavoro e ora conta fare bene sul campo”

Senti pressione?

"No, il mio lavoro è fare gol. e' un obiettivo segnare al Milan, sono contento di non averlo fatto all'Inter. Non conta chi ho davanti, mi interessa fare gol". 

Non ti nascondi mai, perché serviva tecnico italiano? Ti fa piacere chiamata dall'Argentina dei grandi ex?

"Avete fatto voi giornalisti un po' di confusione. Non è vero che io non volessi un altro mister. Serviva tecnico italiano perché in questo momento più difficile con un tecnico straniero. serviva tecnico che conosceva campionato, conosceva noi; siamo quasi a Natale e dobbiamo ribaltare le cose. Nazionale? Io faccio il mio lavoro qua, se arriva il mio momento sarà orgoglioso. E' un piacere sentire grandi giocatori che mi vogliono in Nazionale". 

Questa è la grande ultima occasione per i giocatori dell'Inter con Pioli?

"Paga sempre il mister nel calcio. Con Mancini fatto poco visto che è andato via subito. De Boer ha portato gente in fase d'attacco, ha portato cose buone. Ora il mister vuole migliorare ancora, c'è un'altra aria, l'ambiente è diverso. Non dobbiamo dare colpe a mister e gente fuori, siamo noi che andiamo in campo e dobbiamo fare bene". 

Importante lo spirito di appartenenza?

"Sì, ma va dimostrato sempre, ogni partita. Giochiamo in una grande squadra e dobbiamo sempre dimostrare di poterne far parte. Domenica sarà una partita come con la Juve, giocare un derby è sempre bello". 

Ultima opportunità per Champions?

"Non lo so dire. Sicuramente sarà importante nella corsa Champions. E’ il nostro obiettivo da 2-3 anni, tornare in Champione dove l’Inter è stata sempre. Non so se sarà l’ultima occasione, ma conterà fare una grande prestazione per le partite che verranno dopo”.

Esultanza dedicata a tua figlia?

"Lo volevo già fare, l'avevo preparata poi in Europa League ma mi sono dimenticato poi col Crotone non l'avevo preparata".

Queste due settimane ti hanno fatto sentire ancora di più capitano?

"Devo essere la persona più importante. Eravamo pochi ad allenarci e ci siamo allenati tutti bene, poi trasferisco a chi gioca nel mio ruolo le mie considerazioni su ciò che ci ha spiegato il mister. Tutti dobbiamo essere attenti, dobbiamo essere un gruppo per portare sul campo il pensiero del mister. Tutti dobbiamo mettere responsabilità, non solo il capitano". 

FCINTER1908: Cosa ti ha colpito del mister?

"Comunicazione con la squadra e voglia di trasmettere tutto che ci servirà per mettere tutto sul campo. Ci farà bene a tutti per entrare in campo concentrati". 

Suso ha detto che con doppietta va a a casa piedi, tu?

"Sarò contento se farò una doppietta. Penso più alla squadra, poi sono un attaccante e purtroppo o per fortuna devo fare gol". 

Cosa pensi del lavoro svolto con de Boer?

Non è stato facile arrivare poco prima dell'inizio del campionato con giocatori che conosceva poco. Ci ha trasmesso la sua voglia di cambiare, di avere gruppo di professionisti. Anche sul campo ci ha dato cose che forse non avevamo, società fa sue scelte e quando le cose non vanno paga il mister".  

Dà fastidio distacco di punti?

"No, dà fastidio il periodo negativo. Juve l'anno scorso ha iniziato molto male, erano a dieci punti da noi e poi hanno vinto campionato. Dobbiamo pensare a noi stessi, poi a maggio vediamo ognuno dove merita di essere". 

Pensi che si possa giocare con due attaccanti e magari con Candreva più interno ed Eder largo?

"In questa settimana ho già capito che sul campo andiamo in undici e nessuno ha un ruolo stabilito, bisogna sempre cercare il posto giusto per dare contributo alla squadra. Bisogna muoversi bene e fare bene sul campo".