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Un rigore guadagnato e successivamente trasformato, un palo, un assist a Perisic: Mauro Icardi non poteva immaginare rientro migliore. L'attaccante argentino è stato uno dei grandi protagonisti (se non IL grande protagonista) del successo dell'Inter sul campo del Genoa, storicamente ostico per i nerazzurri, che ora vedono la strada verso la Champions meno complicata. Gli abbracci dei compagni dopo il rigore del momentaneo 2-0 hanno un valore e un significato importanti, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "Dalla fascia tolta alla notte di Genova sembra passata una vita. In mezzo è successo tutto e di tutto. Ora Mauro è di nuovo uno da Inter, anche senza i gradi. Tregua fino a fine maggio, per il bene nerazzurro e della coppa più ricca da riconquistare". E dopo aver trasformato con freddezza il rigore del momentaneo 2-0 (gol numero 123 in nerazzurro, agganciato Vieri all'ottavo posto della classifica all-time dei marcatori interisti), Icardi ha scelto di esultare mantenendo un basso profilo: "Un'esultanza sobria, niente mani alle orecchie come ai bei tempi, ma quello che succede dopo conta tantissimo: perché tutti i compagni chiudono Mauro in un abbraccio che sa di patto, di riammissione nel gruppo".
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