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Mauro Icardi contro il PSV ha fatto vedere caratteristiche diverse dalle solite. "E' un animale d'aria", ha spiegato ieri sera Spalletti, però il mister ha anche sottolineato che quando vuole Maurito sa essere più grande e grosso di quello che pensa se riesce anche a venire incontro al pallone, se torna indietro quando c'è da difendersi dall'attacco degli avversari. Il capitano dell'Inter dice che lui dà sempre tutto per la maglia, parole sue, e i gol lo aiutano a confermare questa teoria. Però oltre all'attuale allenatore nerazzurro anche Mazzarri e Mancini gli chiedevano di dare di più in fase di copertura. Ieri sera lo ha fatto. Ha avuto più palloni da giocare in area, gliene sono arrivati dieci, ha avuto 4-5 occasioni nette per segnare e poi la porta l'ha centrata come sa fare.
Però è anche riuscito a dare una mano dietro ai suoi compagni e soprattutto nella parte finale della gara, quando il PSV stava provando a pareggiare, il centravanti ha tolto le castagne dal fuoco ai suoi compagni. Due i punti deboli del giocatore secondo il parere degli esperti: il passaggio e la difesa. Ieri ha anche dato un assist a Vecino che per poco non la prendeva di nuovo. Sicuramente c'è un dato dimostra la sua partita diversa: ieri ha toccato 31 palloni (16 nella gara contro il Tottenham), ma non l'ha fatto solo in area come succede di solito ma anche in altre zone del campo, è stato fondamentale il suo apporto in fase difensiva anche nella metà campo avversaria. La richiesta di Spalletti, che si sbracciava sul campo per ricordarglielo, è stata esaudita: il giocatore ha spezzato il forcing finale degli avversari accorciando sulla linea del centrocampo e andando nella metà campo del PSV a fare a sportellate per recuperare palla. Se trovasse continuità anche in altre partite Icardi sarebbe un attaccante più completo e il mister lo ha detto chiaramente: «Non ha punti deboli come attaccante. Chiaro che se accorcia sui mediani diventa un calciatore completo».
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