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E' il giorno dopo di una sconfitta pesante. A Catania l'Inter perde tre punti importanti e pure quelle poche certezze che sembravano esser spuntate fuori con l'arrivo di Ranieri sulla panchina nerazzurra. Tutto da rifare, da rifondare, da ricostruire.
Il Corriere dello Sport in edicola analizza la gara e parla di una prova 'insulsa', di un avversario 'bellissimo' che si ritrova di fronte un'Inter incapace 'di ripartire, di alzare la linea difensiva, di produrre gioco, di difendere in maniera ordinata con i due centrali (soprattutto Lucio) distratti e approssimativi (poi Samuel si è pure infortunato: fastidio al flessore della coscia destra)'.
Insomma una debacle quasi inspiegabile. Perché non bastano gli infortuni a renderla meno pesante, non ci sono alibi che tengano. I siciliani hanno ribaltato in tre minuti una partita in maniera facile facile. Nel secondo tempo è scesa in campo una formazione priva di concentrazione, idee, rinunciataria, senza creatività, statica.
INDIVIDUALITA' - "Ai problemi collettivi - scrive il CdS - bisogna aggiungere i limiti individuali: Nagatomo tutte le volte che veniva 'puntato', diventata invisibile; Muntari con la palla tra i piedi riusciva solo a produrre rilanci ciabattati; pessima, infine, la serata di Lucio".
Dopo il pareggio Zanetti&co. sono spariti dal terreno di gioco, non c'è stata una reazione: "Ieri al Massimino - conclude lo stesso quotidiano sportivo - solo una squadra ha cercato realmente la vittoria".
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