Sta cercando di frenare gli entusiasmi e in fondo ha ragione lui. Sono passate solo quattro partite dall'inizio del campionato. D'accordo, l'Inter le ha vinte tutte e quattro ma non basta perché per guardare lontano serve avere la capacità di tenere la testa sul collo. Tutti gli elogi che sono arrivati dalla stampa Antonio Conte li ha rispediti al mittente qualche settimana fa, dopo la vittoria sull'Udinese: «Noi stiamo facendo degli step di crescita e stiamo maturando, conosco il giochino e so che ci state alzando perché poi ci volete dare la mazzata quando qualcosa andrà storto. E’ importante oggi che l’Inter sia l’antagonista della Juventus ed è giusto che ci sia il giochino, ma noi non dobbiamo ascoltare le sirene ammalianti perché dobbiamo mantenere i piedi per terra e dare il 200% come fatto oggi».
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Il giochino e le saccagnate. Conte tiene tutti sull’attenti e ha un messaggio per l’Inter
L'allenatore nerazzurro si è riferito ai troppi elogi per mandare un messaggio alla squadra: non bisogna lasciarsi inebriare dai complimenti
E anche oggi, nella conferenza che arriva dopo la vittoria nel derby e precede la gara contro la Lazio, l'ex ct ha parlato chiaro e tondo e il messaggio era rivolto soprattutto alla sua squadra: «Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, dobbiamo concentrarci sull’oggi e sul fare bene quello che ci aspetta nel presente. Per noi quello con la Lazio è un altro step, un altro test di verifica: se entriamo in campo con i giocatori ancora inebriati dagli elogi nel derby significa che non abbiamo capito niente di quello che dobbiamo andare a fare».
E' tornato però pure sulla storia degli elogi: «Sento tanti proclami: sono in questo mondo da tanto tempo e so che tutto questo è fatto ad arte per darci qualche bella saccagnata. Voi, per esempio, non considerate il Napoli che è una squadra forte, che ha Ancelotti e ha rinforzato la squadra con giocatori che giocano assieme da tempo. Oltre alla Juve che è molto, molto, molto forte».
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