La più grande organizzazione sportiva mondiale viene travolta nella mattinata di mercoledì 27 maggio all’hotel Baur au Lac di Zurigo, in Svizzera. Gli arresti sono arrivati a due giorni dall’assemblea annuale in cui Sepp Blatter cercherà la quinta rielezione consecutiva alla presidenza contro il principe giordano Ali bin Al Hussein. All’origine di tutto, un’inchiesta degli Stati Uniti, a cui ha partecipato anche l’Fbi, sulla gestione dei diritti televisivi e sull’attività di marketing che accusa i dirigenti di partecipare da oltre un ventennio a “un’associazione a delinquere volta ad arricchirsi attraverso la corruzione e il riciclaggio di denaro” per centinaia di milioni di dollari. Nonostante gli scandali che colpiscono direttamente il suo sistema di potere, il presidente Blatter, all'apertura del Congresso a Zurigo, ha dichiarato la sua estraneità giustificandosi di non poter "sapere tutto" continuando a correre da candidato mentre il suo unico sfidante, il vicepresidente FIFA, il principe di Giordania Ali ibn al-Husayn ha ricevuto l'appoggio della stragrande maggioranza dell'UEFA guidata da Michel Platini per portare un reale cambiamento. Dopo soltanto 4 giorni dalla sua rielezione, il 2 giugno Blatter si dimette dalla carica di presidente, che deteneva da quasi 17 anni. Il 26 febbraio viene eletto come suo successore Gianni Infantino. Blatter viene poi squalificato per 8 anni insieme al presidente dell'Uefa Michel Platini. Il vaso di Pandora è scoperchiato e si susseguono gli arresti e la scoperta di enormi illeciti in diverse competizioni FIFA.