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Ha fatto scalpore la notizia circolata ieri: il Milan ha acquistato tre giovani nerazzurri, Filkor, Daminuta e Fossati, per la bellezza di 7 milioni di euro. Detta così, sembrerebbe una notizia piuttosto inverosimile. Il Milan, che sta centellinando ogni singola spesa, che spende una fortuna per tre giovani promesse (Filkor tra l'altro neanche più giovanissimo).
Ma c'è un retroscena che risale allo scorso gennaio. Il Milan si impegnò con l'Inter a riscattare Amantino Mancini, voluto da Galliani e Leonardo ma rivelatosi un acquisto completamente sbagliato. I rossoneri avevano un diritto di riscatto sulla comproprietà del giocatore che non hanno esercitato, e così le due società si sono risedute ad un tavolino per studiare l'ipotesi del prestito. L'Inter avrebbe comunque risparmiato una cifra notevole, 3,8 milioni di euro netti, praticamente il doppio al lordo, il Milan avrebbe onorato un impegno d'onore. Ma niente da fare: Mancini si è impuntato e ha detto no al prestito.
Allora ecco la soluzione: il Milan acquista i tre giovani nerazzurri per una cifra che sarebbe più o meno l'equivalente dell'ingaggio lordo di Mancini. E vissero tutti felici e contenti
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