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Il pari di Genova? E’ un bicchiere mezzo pieno in attesa di Kondogbia e Ljajic

Riccardo Fusato

Dopo il punto conquistato a Marassi si può dire che il bicchiere dell’Inter è mezzo pieno, in quanto la squadra di Mancini è sicuramente in crescita. Secondo la Gazzetta dello Sport, nel secondo tempo si sono visti tratti di bel gioco,...

Dopo il punto conquistato a Marassi si può dire che il bicchiere dell’Inter è mezzo pieno, in quanto la squadra di Mancini è sicuramente in crescita.Secondo la Gazzetta dello Sport, nel secondo tempo si sono visti tratti di bel gioco, automatismi che si stanno formando, un Perisic in gran crescendo che sarà un pericolo per tutti. Kondogbia (cambiato a inizio ripresa con Biabany per un 4-2-3-1) è la nota stonata, ancora non riesce a incidere. Ma al di là dei singoli, è ovvio che Mancini (fatta la tara alle sue battute sui moduli) stia ancora cercando l’assetto tattico migliore. Vista le lentezza del tridente di centrocampo, forse il sistema migliore sarebbe il 4-2-3-1 ma ha ragione il tecnico quando dice che per quello bisognerà aspettare che Biabany trovi la forma e Ljajic l’intesa con la squadra. E poi il ritorno di Jovetic. Nel frattempo può gioire del fatto che in squadra c’è carattere, personalità e grinta da vendere. La strada è ancora lunga, ma tracciata. Sull’altra panchina, Zenga ha raggiunto il suo obiettivo: non perde facendo anche bella figura contro la sua amata squadra. Non hanno ancora ucciso l’Uomo Ragno. E il suo sogno di sedersi un giorno su quella panchina.