La lettere minatoria con tanto di proiettile recapitata nella sede dell'Inter, e che aveva come destinatario Antonio Conte, ha scosso l'ambiente nerazzurro. Il club intende fare chiarezza sull'accaduto e, nel frattempo, come riporta il Corriere dello Sport, si stringe intorno al proprio tecnico: "Il club si è schierato al suo fianco e ieri mattina l'ad Marotta era alla Pinetina per parlargli e fargli sentire la vicinanza sua, della proprietà e di tutti i dirigenti".
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Il precedente con Mourinho e il presagio in conferenza: l’Inter si schiera intorno a Conte
Il club nerazzurro vuole fare chiarezza sulla vicenda che ha coinvolto il suo allenatore
IL PRECEDENTE CON MOURINHO - "Sembra che le minacce non siano riconducibili né ad ambienti criminali né a qualche frangia estrema del tifo organizzato, ma che si tratti del gesto di un mitomane che avrebbe preso di mira Conte come in passato è successo ad altri personaggi famosi del mondo dello sport, della politica e dello spettacolo. Pure a José Mourinho proprio quando allenava l'Inter (busta con un proiettile per lui, Moratti e Tronchetti Provera)".
I PRIMI PRESAGI - "E pensare che Conte neppure un paio di mesi fa aveva parlato di «un'Italia peggiorata all'ennesima potenza. Dopo 3 anni all'estero vedo tanto odio e rancore, due cose diseducative per le nuove generazioni. Tutti dovremmo farci un'analisi di coscienza» aveva detto scagliandosi non solo contro i razzisti, ma anche contro coloro che offendono le persone negli stadi e fuori. Adesso nel mirino è finito lui, insieme a Cristiano Ronaldo il personaggio più noto della Serie A, un allenatore fuoriclasse nel suo lavoro che è abituato a dividere: amato dai propri tifosi, "meno amato" dagli avversari. Tanti coloro che gli hanno inviato un messaggio di sostegno. Lui naturalmente ha gradito, ma, pur turbato e arrabbiato per l'accaduto, ieri ha diretto l'allenamento".
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