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Si sa, il popolo nerazzurro è di bocca buona e fino ad oggi Moratti ci ha abituati bene con campioni del calibro di Ronaldo, Ibrahimovic ed Eto'o. Però una caratteristica tipica del tifoso medio nerazzurro che lo differenzia da tutti gli altri è l'amore viscerale per gli uomini simbolo. Così era stato per Recoba, oggetto amato e odiato da tutti che però strappa sempre un sorriso nei volti di afecionados più o meno malinconici. Lo stesso si può dire per Ronaldo, spinto dall'intera tifoseria sia quando ci faceva vincere la Coppa Uefa, sia quando faticava a riprendersi dall'infortunio. I cuori nerazzurri hanno sempre tifato per i pulcinella, quelli un po' "sfigati" a cui non ne va bene una, forse perchè in loro si rivede la sofferenza e lo spirito di sacrificio di tanti uomini e donne che hanno continuato a seguire la Beneamta anche negli anni più grigi e tempestosi.
Si dice sempre che la tifoseria è il dodicesimo uomo in campo, ma in alcuni casi specifici può essere proprio così.
ne è una conferma la partita di ieri sera. Dopo il clamoroso errore di Milito che ha fatto rivivere gli spettri di Bergamo, mentre il Principe piangeva e si teneva la testa tra le mani sconsolato, dagli spalti di San Siro non sono arrivati i fischi che tutti si attendevano, bensì scrosci di applausi ad incitare il giocatore. Strano, ma vero, Diego ha lo stadio dalla sua, milioni di cuori che battono all'unisono nel tentativo di spronarlo a ritrovare se stesso, la fiducia che or a gli manca. Sembrerebbe quasi una storia romantica da Romanzo o da Film, ma l'energia trasmessa ieri dai tifosi sembra davvero aver ridestato il Principe "morente". Milito sa di poter contare sul popolo nerazzurro, i tifosi sperano di poter contare ancora su Milito in una sinergia che potrebbe portare grandi soddisfazioni sia all'uno che agli altri. Amore vuol dire anche follia e questa Pazza Inter è fatta dell'uno o dell'altro. Tifosi dunque non trattenetevi, continuate ad incitare il vostro principe nerazzurro, perchè le storie, quelle belle, spesso hanno un lieto fine.
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