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Roma e Inter hanno patteggiato con l’Uefa le sanzioni per i bilanci non in regola rispetto al Financial Fair Play. I giallorossi hanno tentato di rispettare quanto imposto “a costo di dimensionare il calciomercato”, invece Thohir e Suning hanno “continuato ad investire senza farsi scrupoli, sperando nel frattempo di aumentare i ricavi in modo esponenziale”.
Ne parla il giornale Il Tempo che spiega come ad ottobre verranno approvati i bilanci e poi toccherà ai dirigenti sottoporli alla revisione di Nyon. La Roma si sarebbe avvicinata alla promozione totale perché ha raggiunto la Champions e i ricavi sono saliti a 214 mln mentre le perdite si sono ridotte da meno 38 mln a meno 14. “Il deficit degli anni che vanno dal 2014 al 2016 è di 52 mln contro i 30 imposti dall’Uefa, ma vanno tolto le spese considerate virtuose come ad esempio gli investimenti sul settore giovanile e i costi per lo stadio. Pallotta dovrebbe quindi sforare di poco i paletti del FFP e si aspetta di pagare al massimo la multa da sei mln senza incappare in altre sanzioni a patto che poi si raggiunga il pareggio di bilancio”, si legge in un articolo.
A proposito dell’Inter il quotidiano scrive: “I nerazzurri dovevano chiudere a meno 30 il bilancio allo scorso 30 giugno, ma il debito della squadra nerazzurra è di almeno il doppio. La multa da almeno 20 mln dovrà essere pagata per intero “il vero problema è nell’esercizio in corso. L’Inter non può avere altre perdite quest’anno, eppure le spese sono state comunque fatte in estate. Quindi ora o Suning porta sponsor non legati alla proprietà per decine di mln o realizza delle plusvalenze entro il 30 giugno 2017 o il club rischia una nuova stangata”.
(Fonte: Il Tempo)
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