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Immobile: “Litigai con Inzaghi, vi racconto. Lazio-Inter particolare. Lukaku e Lautaro…”
Parla Ciro Immobile. Verso la sfida contro l’Inter in programma venerdì alle 20.45, ma non solo. L’attaccante della Lazio ha concesso un’intervista a DAZN e in particolare a Marco Parolo, suo ex compagno di squadra. Ecco le dichiarazioni di Immobile.
Si parte davanti a un tavolo da biliardo.
Parolo: "Oh sei migliorato. Mica eri così bravo".
Immobile: "Sono riuscito a sparpagliare un po'...".
Parolo: "La 15 già l'hai messa lì. Ne abbiamo fatte tante di partite qua...".
Immobile: "Si, qua è dove costruivamo le nostre vittorie in campo. Per legare un po' tutti passavamo le serate in ritiro".
Parolo: "Chi era il campione qua?".
Immobile: "Giocondo, dai (il cuoco della Lazio, ndr)".
Parolo: "Poi ce n'era un altro che voleva rubargli il posto ma è sempre arrivato secondo".
Immobile: "Inzaghi".
Parolo: "Tu sei primo in quasi tutte le classifiche, destra e sinistra. Però qua dove ti metti? Sincero con te stesso...".
Immobile: "Uno degli ultimi. In una classifica di venti direi diciassettesimo o diciottesimo".
Parolo: "L'importante è partire con l'umiltà giusta. Però il colpo di fantasia ce l'avevi sempre".
Immobile: "Si, dipende dalla giornata".
Parolo: "Il colpo del bomber ogni tanto c'era. Ti riporto alla mente la stagione 19/20. Tu hai fatto il record di gol (36). Ma tu ti ricordi come è iniziata quella stagione durante Lazio-Parma?".
Immobile: "Ho avuto una discussione con Inzaghi".
Parolo: "Inter-Lazio non hai giocato e Lazio-Genoa poi segni e lo abbracci. Cosa è successo in quelle due settimane?".
Immobile: "Con il Parma ho fatto un errore io. Dopo la sostituzione ho sbraitato un pochino perché avevo troppa voglia di giocare. Poi nelle settimane dopo il mister mi ha detto che non se lo aspettava da me, c'era rimasto un po' male. Poi l'abbraccio con il Genoa...".
Parolo: "Ti sei fatto perdonare. Forse gli hai promesso che facevi il record di gol e l'hai mantenuto (ride, ndr)".
Immobile: "No, no. Niente del genere però alla fine dell'anno nel complesso se vedi tra quell'episodio e gli altri è andata bene dai".
Parolo: “Adesso che c'è Lazio-Inter ci fai una promessa?".
Immobile: "Lazio-Inter è sempre una sfida particolare per noi e per i tifosi visto il gemellaggio e cosa è successo nelle partite negli ultimi tempi. Tra il gol di Vecino, quello di Felipe l'anno scorso..."
Parolo: "Adesso Vecino è arrivato, non c'è più il problema (ride, ndr)".
Immobile: "Da quando il mister è andato lì è ancora più bello sfidare il nostro passato. Tutti hanno quella motivazione in più".
Parolo: "Dai ti faccio fare l'ultima buca. Scegli te". Ciro esegue e Marco aggiunge: "Quando c'hai lo spazio sei finalizzatore. Peccato che non c'è la palla numero 17. Perché adesso gli attaccanti vanno tutti sul secondo palo e prima andavano tutti sul primo? Hai impostato una nuova moda?".
Immobile: "Sto vedendo anche io. Pure Lukaku ha fatto gol a Lecce sul secondo palo".
L’intervista si sposta poi nella terrazza di Formello.
Parolo: “È cambiata la terrazza da quando sei arrivato. Penso sia cambiato anche il tuo mondo Lazio. Non so se ci stai pensando o ci vuoi arrivare. 274 sono i gol di Piola".
Immobile: "Ne mancano altri 100, anzi 90. Lo sai come la penso. I numeri di ogni stagione ci tracci una linea e sotto ti viene il totale di quello che hai fatto in Champions, Europa League, Coppa Italia, campionato. È ovvio che più vado avanti e più diventa interessante quello che mi dici, però lo sai che non ci penso".
Parolo: "Però a livello nazionale c'è ancora il dubbio su Ciro Immobile. Non ti sentì un po' non considerato per quelli che sei. Tu secondo me puoi permetterti di dare giudizi su tutti per quello che sei per il movimento italiano".
Immobile: "Sai come la penso su questo. Ci sono varie opinioni di alcuni non di tutti che a volte mi fanno pensare, a volte mi ci faccio una risata, a volte mi ci arrabbio. Credo che poi alla fine di tutto tutte le persone che mi vogliono bene mi dicono che quando smetterò di giocare si renderanno conto veramente".
Parolo: "L'idea mia è che la consapevolezza e la forza che hai tu adesso trasportata nei due anni a Dortmund e Siviglia, avresti reso per quello che sei veramente. Non avresti avuto bisogno di alcune situazioni che in quel momento non avevi".
Immobile: "Probabilmente avrei avuto bisogno di un po' più di tempo a Dortmund. Lì mi sentivo veramente bene nei primi sei mesi. A Siviglia non mi sono preso con l'allenatore e può capitare. A Dortmund, invece, si poteva fare sicuramente qualcosa in più".
Parolo: "Voglio fare un gioco con te. Ti faccio un elenco di attaccanti della Serie A e mi dici più o meno quanti gol faranno. Iniziamo con Lukaku".
Immobile: "Credo che abbia parecchia rabbia dentro. Dico dai 20 ai 25".
Parolo: "Lautaro?".
Immobile: "O li fa uno o li fa l'altro. Secondo me dai 13 ai 18".
Parolo: "Vlahovic? Il tuo avversario dell'anno scorso".
Immobile: "Più di 20 sicuro. Li ha nelle corde".
Parolo: "Al Milan è un po' diverso perché ha un gioco più corale e ruotano in tanti davanti. Prendo Giroud".
Immobile: "Tra Giroud, Origi e Rebic 30 gol li fanno. 35 dai".
Parolo: "Tu li puoi eguagliare (ride, ndr). Mi intriga Jovic".
Immobile: "Dico non più di 15".
Parolo: "Osimhen?".
Immobile: "È un attaccante che mi piace molto. Voglio dire un numero preciso. Secondo me fa 19 gol".
Parolo: "Questa è una gran giocata. Sei tu il bomber. Poi c'è la coppia Zapata-Muriel".
Immobile: "Tra i 25 e i 30 tutti e due insieme".
Parolo: "E poi c'è il derby con Abraham e Dybala".
Immobile: "Se anche quest'anno fa gli stessi gol dell'anno scorso si può parlare già di un bomber che ha fatto tanti gol per due stagioni consecutive. Credo dai 15 ai 20".
Parolo: "E Immobile? Manca Ciro".
Immobile: "(Ride, ndr) Per ora sto a uno".
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