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Era il 23 luglio e il luogo era sempre la Pinetina. In quei giorni sembrava che da un giorno all'altro l'Inter potesse privarsi del suo fulcro, del suo giocatore tecnicamente più dotato: Wesley Sneijder.
Nel corso di un allenamento a porte aperte, i tifosi cantarono a squarciagola per far sentire a Sneijder tutto l'affetto del mondo Inter, e ci fu un giocatore che portò Sneijder al centro del campo per fargli sentire l'amore degli interisti: Samuel Eto'o.
"Sono qui per te, senti cosa ti dicono", disse quel giorno Eto'o al genio di Utrecht. E' passato meno di un mese, e ora non ci sarà coro che tenga, e Sneijder non potrà farci niente: lui probabilmente resterà, chi invece la Pinetina non la vedrà più sarà proprio colui che quel 23 luglio vi entrò da leader.
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