Intervenendo nella trasmissione Tutti Convocati, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito a un possibile taglio degli stipendi dei giocatori, ha dichiarato: "In questo momento di emergenza il taglio degli ingaggi dei giocatori non è un tabù. Credo che ci dobbiamo mettere tutti attorno a un tavolo. La crisi e l’emergenza valgono per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di essere unito".
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Cds – Ingaggi giù, c’è il sì di Gravina: ipotesi taglio tra il 20 e il 30%. E la Lega chiede…
Il presidente federale apre al taglio degli stipendi dei giocatori
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, domani in Lega è prevista una riunione delle società per discutere questo tema e per arrivare a una bozza da sottoporre all’Aic. "È scontato che non potrà esserci una decurtazione comune per tutti: i calciatori al minimo sindacale e quelli sotto una certa cifra, magari, saranno risparmiati; la percentuale del taglio invece aumenterà con l’aumento degli emolumenti, in base a fasce di reddito prestabilite. I proprietari hanno ipotizzato decurtazioni dei contratti tra il 20% e il 30%. Tanto per fare un esempio, Cristiano Ronaldo, che guadagna 31 milioni di euro netti, lascerebbe sul tavolo nella peggiore delle ipotesi 9 milioni. Anche altri salari da capogiro come quelli di Lukaku, Dybala, Higuain, Ramsey, De Ligt, Donnarumma e Dzeko, solo per citarne alcuni, subirebbero belle… botte", sottolinea il quotidiano.
Per quanto riguarda invece la questione dei danni, la Serie A ha stabilito che non chiederà aiuti economici al Governo, ma "domanderà la modifica di alcune leggi che penalizzano e appesantiscono il calcio. Di quali leggi parliamo? Quella per costruzione di nuovi impianti, la Melandri (richiesta di vendita dei diritti tv per un periodo maggiore rispetto al triennio, meno vincoli sui pacchetti in esclusiva e allargamento alle nuove tecnologie) e quella del 1981 sul professionismo sportivo".
(Corriere dello Sport)
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