L'arrivo di Radja Nainggolan ha scatenato l'entusiasmo del popolo interista, che ha travolto il centrocampista belga con applausi, cori e manifestazioni di affetto che da tempo non si vedevano sulla sponda nerazzurra di Milano. L'ex Roma, con la sua personalità, le sue insursioni e i suoi gol sta già facendo sognare i tifosi dell'Inter, e La Gazzetta dello Sport si lascia andare con un paragone importante: quello con Lothar Matthaus.
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Inserimenti, gol, personalità: con Nainggolan l’Inter ha trovato l’erede di Matthaus
Non si placa l'entusiasmo del popolo nerazzurro per il centrocampista belga
"L'entusiasmo dedicato a Nainggolan dal popolo nerazzurro si spiega anche con la suggestione di aver inserito in squadra un altro Lothar Matthaeus. Cioè quel centrocampista di grande personalità, in grado di puntare egli stesso al gol, che all'Inter manca da tempo. Nella stagione del Triplete, tanto per dire, Cambiasso (con Thiago Motta a volte) e Sneijder si divisero egregiamente la fase dell'impostazione e della rifinitura, mentre Maicon, Stankovic e Zanetti assicuravano sostanza e incursioni. Ma qui stiamo parlando di assemblare le varie qualità in un'unica macchina da gioco ben funzionante. E allora l'accostamento a Lothar Matthaeus (Pallone d'Oro 1990, monumento della Germania) viene spontaneo considerando le caratteristiche di assaltatore del belga, uno che parte in progressione per inserirsi in area, andare al tiro da fuori oppure scaricare sul compagno meglio piazzato. Il campione tedesco che guidò subito l'Inter di Trap allo scudetto dei record 1989, poteva contare su qualità tecnica e velocità maggiori ma per movimenti, mentalità, e fisico il paragone regge. Quell'Inter oltre al tricolore (Lothar firmò la rimonta nella partita scudetto col Napoli di re Diego) vinse anche una Coppa Uefa di pregio contro l'irriducibile Roma di Ottavio Bianchi (2-0, 0-1). Matthaeus nell'andata a San Siro segnò il rigore rompighiaccio. Il Ninja ha ugualmente un bel tiro e la vocazione ad attaccare".
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