Inter, 13 giorni per pensare alla resa dei conti. Inzaghi dorme beato tra due guanciali

L'Inter ha iniziato la stagione come meglio non si poteva. Tre vittorie, primo posto a punteggio pieno, 8 gol realizzati e zero subiti. Ma soprattutto un gioco scintillante che diverte e tantissime occasioni da gol create. Inzaghi non può non essere contento, ma alla ripresa se la vedrà col Milan.

"Simone Inzaghi ha ora davanti a sé 13 giorni per pensare solo e soltanto alla resa dei conti del 16 settembre, il derby tra milanesi appaiate in vetta visto soltanto nel lontanissimo 1962: quella volta capolista era pure la Fiorentina, questo è davvero solo un affare cittadino. Nell’attesa il tecnico nerazzurro può dormire tra due guanciali, placido e beato perché la realtà si avvicina ai suoi sogni notturni: dalla rivoluzione estiva sta nascendo, infatti, un’Inter da stropicciarsi gli occhi", scrive La Gazzetta dello Sport.

"La sua squadra abita felicemente a metà tra il passato e il futuro: ha ereditato la facilità nel creare occasioni maturata durante lo slancio finale della scorsa stagione e sta pure aggiungendo nuovi musicisti nell’orchestra. Nuove consapevolezze di gruppo. «Il tempo dirà se questa sia la mia migliore Inter, ma finora per tutti i 50 giorni passati insieme siamo stati perfetti. Tutti. Siamo solo all’inizio, ma è un inizio perfetto…», ha detto Inzaghi alla fine del banchetto con la Fiorentina. Certo, il Milan del Pu-Gi-Le, Pulisic-Giroud-Leao, ha ben altro peso davanti sia rispetto a questa esausta Viola sia rispetto a Monza e Cagliari, per questo solo il 16 settembre potrà essere misurata davvero la rinnovata solidità e mentalità della squadra. Dopo si potrà finalmente approfittare di una rosa con molte più alternative rispetto al passato", aggiunge il quotidiano.

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