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Sembrano non esserci più dubbi: l'avventura di Stefano Pioli sembra giunta ai titoli di coda ed in casa Inter, da giugno, ci sarà un nuovo allenatore che, sarà l'undicesimo dal 2010 ad oggi. Da allora la società nerazzurra ha visto avvicendarsi tre azionisti di maggioranza, due presidenti, una lunga serie di membri del cda, quattro (e a breve è attesa la nomina del quinto) tra amministratori delegati, direttori generali e Ceo. Ai... piani inferiori stessa musica: il ruolo di responsabile del commerciale all’Inter è una posizione a forte rischio visti tutti i cambi (5 in 7 anni), i team manager “bruciati” sono 5, i segretari 3, ma è nuovo anche il direttore della Pinetina (da gennaio è arrivato Sandro Maistrello). Adesso con Suning al vertice dovrebbe esserci più... tranquillità e l’obiettivo di togliere la polvere dalla bacheca dei trofei (l’ultimo è la Coppa Italia 2010-11) è concreto. Naturalmente ci saranno importanti investimenti sul mercato e saranno acquistati anche alcuni giocatori: il numero dei volti nuovi rispetto al 2010, dunque, salirà rispetto ai 77 che finora sono sbarcati a titolo definitivo o in prestito. Una montagna di soldi spesi che non ha prodotto risultati, a testimonianza che cambiare tanto per cambiare non serve e che i risultati si ottengono costruendo anno dopo anno. Con la stabilità e senza rivoluzioni. La società che non dorme mai spera di trovare un briciolo di serenità in più dopo il prossimo ribaltone che prevede con ogni probabilità anche il ritorno ad Appiano Gentile, con ampi poteri, della bandiera Lele Oriali. Sarà la volta buona per ritrovare la pace?
(Corriere dello Sport)
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