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Recuperato Arnautovic e sistemato l'attacco, ora è la difesa il reparto un pochino più in difficoltà per Inzaghi. Le assenze di Pavard e Bastoni sono pesanti, ma il tecnico non si preoccupa e punta tanto su Acerbi. Probabilmente verrà schierato sul centro-sinistra, ma in ogni caso sarà lui il leader della difesa.
"Mette in fila i centravanti, uno dopo l’altro, da Haaland in giù. Dentro un reparto che per due terzi è diverso da quel che Simone Inzaghi avrebbe schierato allo Stadium, la faccia riconoscibile è quella di Francesco Acerbi. Se lo trovi in mezzo o sul centrosinistra, poco importa. È lui la guida di un reparto che di fronte alla Juventus, domenica, vivrà l’ambiziosa sfida di restare ancora il migliore del campionato, numeri alla mano", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Acerbi e altri due, perché è più o meno andata sempre così da un anno a questa parte. E i numeri danno ragione a Inzaghi, sulla scelta. Acerbi, in nove partite di campionato disputate tutte per intero, ha subito un solo dribbling. Con lui in campo l’Inter abbassa il numero di conclusioni verso la porta degli avversari: 9 con lui, 10 senza. Non è un caso neppure che dai compagni «Ace», questo il suo diminuitivo, venga considerato un leader. A Torino sarà il riferimento di una linea difensiva inedita: quest’anno Darmian-De Vrij-Acerbi è un terzetto che non s’è mai visto, dall’inizio. Domenica avranno il compito di fermare Kean e Chiesa: saranno loro le armi scelte da Allegri per tentare il sorpasso. Acerbi è l’espressione perfetta di una squadra che ha trovato un equilibrio invidiabile, quest’anno. È il frutto di un lavoro approfondito partito in estate, in ritiro. Inzaghi è sempre stato convinto che proprio l’aspetto difensivo sarebbe stato quello da migliorare, convinto com’è - numeri alla mano - che le sue squadre non hanno mai avuto problemi nel trovare il gol".
"L’Inter è cresciuta rispetto alla scorsa stagione. Il confronto è clamoroso: 12 mesi fa, dopo le stesse 12 giornate, i nerazzurri avevano incassato 19 reti. Ora siamo fermi a quota sei, meno di un terzo. Non è solo merito delle prestazioni individuali. Ma anche di una squadra che nel suo complesso ha imparato a difendere meglio. A lavorare sulle mercature preventive. A non sbilanciarsi grazie al lavoro in ripartenza di Thuram, che riesce ad allungare la squadra meglio di quanto facesse Dzeko, anche per caratteristiche fisiche, senza necessità di alzare troppo il baricentro. E, in ultima analisi, anche per la crescita nella fase difensiva degli esterni: Dimarco ma soprattutto Dumfries hanno garantito fin qui una copertura ottima, oltre che una fase offensiva eccellente. La somma di tutto questo permette all’Inter di presentarsi a Torino con fiducia, nonostante il forfait di due titolari, Pavard e Bastoni (quest’ultimo svolgerà gli esami domani). Tanto c’è Acerbi, collezionista di centravanti. Quando lo dribblano, finisce che si stupiscono tutti. Uno così, va sempre in campo. E infatti. così fa Inzaghi", aggiunge Gazzetta.
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