La notizia è diventata ufficiale in serata. Ma ormai da ieri sera era ormai chiaro che l'Inter e Conte si sarebbero detti addio. Come si è arrivati alla separazione consensuale tra le parti. A Skysport hanno sottolineato che si partiva da due convinzioni contrapposte: una necessità quella del club di risparmiare almeno il 15% del monte ingaggi e fare un 70-90 mln di surplus per quanto riguarda gli incassi di mercato. Questa situazione non collimava con quanto prospettato all'allenatore quando ha firmato il triennale con Suning che lo ha chiamato per fare dell'Inter una squadra vincente in Serie A e a livello europeo.
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Sky – Inter-Conte, idee contrapposte. Non c’è altro club per ora: addio per un motivo
L'allenatore nerazzurro non avrebbe, secondo il canale satellitare, una trattativa già chiusa con un'altra società
A Skysport24 Luca Marchetti ha spiegato: "Il tecnico è perfettamente consapevole del contesto di crisi nel quale anche l'avvento della pandemia ha fatto piombare il calcio mondiale. Ma non si sente più l'allenatore giusto per l'Inter con un progetto diverso. Un progetto che prevede dei sacrifici per arrivare a quelle cifre. Non verrà smantellata la squadra, servirà cedere almeno un big. La squadra non sarà smantellata e sarà meno competitiva di quanto è oggi. Si arriva così ad una separazione consensuale, una transazione economica. Contenon è sicuro di firmare per un altro club già domani. Se ne va perché questo progetto non è più quello che gli era stato prospettato quando è arrivato all'Inter. Il club ora si concentra su Inzaghi che per il momento non ha rinnovato con la Lazio. Ma gioca con il 3-5-2, è abituato a giocare in Europa e ha dimostrato di saper guidare la Lazio e queste sono buone considerazioni".
(Fonte: SS24)
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