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Le parole di Antonello
—Per il club del presidente Steven Zhang, guidato dagli ad Beppe Marotta e Alessandro Antonello, lo scorso anno si è chiuso con una finale Champions e diversi record economici, come gli 80 milioni incassati alla voce stadio, in uno scenario comunque complesso con un rosso di 85 milioni e un indebitamento finanziario netto di poco più di 300 milioni (quello lordo è di 807 milioni). “Il nostro modello di gestione - spiega Antonello - punta ad attivare un circolo virtuoso tra competitività sportiva ai massimi livelli, espressione del nostro core business, e sostenibilità economico-finanziaria. Ciò che avviene dentro e fuori dal campo è inscindibilmente legato e contribuisce a potenziare le strategie di un’impresa moderna che sia pienamente parte del gruppo dei big player del settore dell’intrattenimento a livello mondiale”.
Sponsor e non solo
—In quest’ottica, il traguardo già tagliato del mondiale per club Fifa nel 2025 si sposa con il consolidamento delle partnership nerazzurre con big americane come Nike (unico team tricolore), Paramount e eBay. E sempre nel solco dello sport-entertainment teso a stimolare l’engagement dei supporter si inserisce l’Inter Media House, struttura che nell’annata 2022/23 ha contribuito a far crescere la community interista per un totale di 64 milioni di tifosi nel mondo, con 55mila contenuti distribuiti (+29%) e 5,4 miliardi di impression generate. Non è un caso se gli Inter Club hanno raggiunto il record di 200mila membri, con una presenza in 80 paesi, mentre i progetti delle Inter Academy mirano a presidiare i mercati chiave del Nordamerica e del Middle East.
Nuovo stadio
—Se l’Inter continua ad avere meno della metà dei ricavi da stadio rispetto a quelli dei top club europei, è diventa tuttavia che non si può più prescindere da un nuovo stadio. Il focus, al di là delle ipotesi ventilate da Palazzo Marino su un restyling di San Siro, resta per l’Inter sull’area di Rozzano. Approvata dal Comune la variante al Pgt si sta per concludere l’analisi sul tema viabilità, per risolvere eventuali criticità (non ci sarà problema, se servirà, a ottenere dalla famiglia Cabassi una proroga sull’esclusiva dei terreni che scade ad aprile 2024). L’idea è quella di giungere all’autorizzazione finale entro 18 mesi, costruire in 3 anni ed essere pronti a giocare nella stagione 2028/29. Con lo studio Popolous si stanno studiando i dettagli del master plan per un impianto da 70mila posti. Mentre si sta valutando quali strutture inserire in un distretto che tra edifici del club, museo e store, andrà reso sempre fruibile”, si legge.
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